25 Settembre 2023
09:51
Andrea Manno a Coverciano con Gigi Buffon e Daniele Massaro: ammesso al corso da direttore sportivo
ACQUI TERME (AL) – Dai campi di provincia ai banchi di Coverciano. È il nuovo capitolo calcistico di Andrea Manno, ex centrocampista di gamba e tecnica che ha scritto pagine di storia nell’Acqui calcistica. Tanto da diventare il giocatore con il maggior numero di presenze nella storia dell’Acqui. Oggi il suo nome risuona ben oltre i confini della sua amata provincia, perché Manno è stato ammesso al corso per direttori sportivi FIGC. Qui, nel cuore della Toscana, Andrea Manno siederà al fianco di leggende del calcio italiano come il campione del mondo Gigi Buffon, l’attaccante del grande Milan Daniele Massaro, il difensore Nicola Legrottaglie e i centrocampisti Vincenzo Grella e Simone Missiroli.
Coverciano è l’epicentro della formazione calcistica in Italia, la culla di allenatori e dirigenti che hanno plasmato il calcio nel Bel Paese. Andrea Manno avrà l’opportunità di imparare dai migliori in una nuova avventura nel mondo del calcio. La strada che lo ha portato a Coverciano è stata inaspettata. “L’ho scoperto martedì 26 settembre“, ha raccontato Manno a Radio Gold, “Ho sostenuto l’esame da remoto online lunedì. Non pensavo nemmeno di avere un punteggio sufficiente, ma è stato un bel fulmine a ciel sereno. Sapevo che storicamente in quel corso li entrano prettamente ex giocatori di serie A con diverse centinaia di presenze e quindi a livello di punteggio è dura classificarsi per quei posti”.
L’esame di ammissione è stato severo, ma Andrea Manno ha superato la prova con determinazione. Gli è stato chiesto il motivo della sua domanda di ammissione al corso e come affronterebbe il ruolo di direttore sportivo se fosse diplomato. La sua risposta è stata chiara: “Non mi interessa scimmiottare un ruolo da direttore sportivo professionista, ma cercare di portare qui nella mia realtà di tutti i giorni, dove lavoro, un’esperienza come quella di Coverciano. Forse questa ragione li ha spinti a inserire un profilo come il mio; non aprire mai le porte di un centro simile in grado di formare lavoratori sportivi professionisti di ogni livello, a una persona come me che ha svolto una carriera solo dilettante, magari a loro è sembrato limitativo”.
La Riforma dello Sport ha reso possibile dal 1 luglio l’inquadramento lavorativo professionale per i direttori sportivi anche nei dilettanti. Il caso di Manno è un esempio di come la riforma stia aprendo nuovi sbocchi professionali per figure che, di fatto, mantengono il funzionamento di un intero comparto sportivo. Il suo percorso di formazione a Coverciano si svilupperà in un mese e mezzo, con sessioni dal lunedì al mercoledì sia in presenza che da remoto, e si concluderà a novembre con l’esame e la discussione della tesi.
Ma cosa si prova a sedere accanto a campioni del calibro di Gigi Buffon? “Sarà sicuramente un’emozione massima“, ha ammesso Manno. “Rispetto a loro sarò l’ultima ruota del carro, quindi cercherò di essere umile e ascoltare il più possibile. Alcune lezioni che ci verranno spiegate giocatori come loro, nel corso della propria carriera calcistica, le hanno già vissute.”
“I riferimenti e le persone che hanno influito sulla mia scelta sono stati fondamentali”, ha continuato Manno. “Ho avuto la fortuna di beneficiare dell’esperienza dei compagni di squadra di un tempo, che, in modo inconscio, mi hanno indirizzato verso questa direzione. Osservando da vicino i loro comportamenti e ascoltando i loro preziosi consigli, ho gradualmente compreso che questa professione potrebbe essere la mia strada. Tuttavia, desidero esprimere la mia sincera gratitudine a Patrizia Erodio, Massimo Bollino e Mirko Rondinelli, le persone che mi hanno davvero sostenuto, incoraggiato e aiutato lungo questo entusiasmante percorso.”
Andrea Manno ha sempre onorato la maglia dell’Acqui, e ora è pronto a onorare anche la sua nuova opportunità a Coverciano. Il suo obiettivo è chiaro: continuare a lavorare ad Acqui e condividere l’esperienza acquisita con la sua società e i giovani calciatori. Il suo è un viaggio che ha dimostrato che il calcio può aprirsi a chiunque, anche a chi proviene dai campi di provincia, se si ha la passione e la determinazione di perseguire i propri sogni.