Autore Redazione
sabato
11 Novembre 2023
05:59
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Alessandria Calcio - Calcio - Alessandria

Grigi: passaggio di quote in alto mare. Benedetto silura Corda, la posizione di Pedretti e il rischio liquidazione

Il presidente: "Mai ricevuto alcuna convocazione ufficiale per la cessione. Era stato individuato il 6 o 7 novembre ma l'appuntamento è stato inspiegabilmente annullato dall'acquirente". Il socio francese, invece, vuole vederci chiaro.
Grigi: passaggio di quote in alto mare. Benedetto silura Corda, la posizione di Pedretti e il rischio liquidazione

ALESSANDRIA – “L’Alessandria Calcio appartiene ai propri tifosi, alla città, ai dipendenti e a 111 anni di storia. Se qualcuno pensa che io stia tenendo in ostaggio il club si sbaglia: ho sempre agito, agisco e agirò per il bene del club“. È passato poco più di un mese da quella che sembrava la conferenza stampa della svolta: il 9 ottobre il presidente dell’Alessandria Calcio Enea Benedetto introduceva con questa frase la presentazione dei volti nuovi, intenzionati a rilevare il suo 60% delle quote. Quattro settimane dopo quelle parole si naviga ancora a vista: Ninni Corda (a destra nella foto, ndr), il direttore dell’area tecnica che in poche settimane era riuscito insieme al mister Banchini a far “cambiare mentalità” al gruppo, venerdì sera invece è stato “licenziato ed esonerato” dallo stesso Benedetto “con effetto immediato”.

Una decisione presa dal presidente grigio “a tutela della società”, ha sottolineato a Radio Gold lo stesso Benedetto, a fronte dell’avviso di garanzia arrivato nei confronti di Corda dalla Procura di Brescia. Ai nostri microfoni il legale di Corda, Fabio Belloni, aveva bollato l’ipotesi di usura come completamente infondata”. Secondo Benedetto, invece, questa vicenda avrebbe interrotto il rapporto fiduciario con la società”. 

La rimozione di Corda ha colto in contropiede i possibili nuovi proprietari: né l’imprenditore Andrea Molinaro, né il suo commercialista e braccio destro Giulio Maione (a sinistra nella foto, ndr) erano a conoscenza delle intenzioni di Benedetto. Una mossa, quella dell’imprenditore torinese, che rischia quindi di compromettere i rapporti coi nuovi investitori. Corda, infatti, era stato considerato da Molinaro e Maione, così come dall’imprenditore alessandrino Flavio Tonetto, uno dei tasselli fondamentali per cercare di centrare l’obiettivo salvezza: “È lui che ci deve dare la mano più grande, è anche merito suo se siamo qui” aveva detto proprio lo scorso 9 ottobre Giulio Maione a proposito del dirigente sardo.

Già prima del colpo di teatro di venerdì, però, l’iter il passaggio di proprietà del 60% all’imprenditore Andrea Molinaro aveva subito un rallentamento. Tutto era nato dalla richiesta del socio di minoranza, Alain Pedretti, al Tribunale Ordinario di Torino di provvedere al sequestro conservativo del denaro bloccato come garanzia della fidejussione. Lo scorso 21 giugno sarebbe stato proprio Pedretti a stanziare ben 250 mila euro come garanzia fideiussoria per consentire l’ammissione della squadra al campionato di Serie C, una cifra di ben 110 mila euro superiore rispetto al previsto. Da socio di minoranza col 40% delle quote, infatti, Pedretti avrebbe dovuto versare “solo” 140 mila euro.

Dopo le notizie rispetto alla sostituzione della garanzia della fidejussione grazie all’impegno di Molinaro, Pedretti ha quindi voluto vederci chiaro:Il nostro è un atto dovuto” ha spiegato a Radio Gold il legale dell’imprenditore francese Alberto Rubba, contattato dalla nostra redazione “se non mi aveste chiamato non avrei reso questa notizia pubblica. Non voglio che passi l’idea che il mio cliente vuole complicare la situazione. Abbiamo agito vista la situazione di incertezza che si è creata. Ho chiesto al Tribunale di poter visionare tutta la documentazione, visto che dalla controparte nei mesi scorsi non abbiamo mai avuto risposte alle nostre legittime richieste”.

Pedretti vorrebbe infatti tornare in possesso dei 250 mila euro erogati cinque mesi fa. “Una volta che tutto si chiarirà e quando avremmo verificato tutta la documentazione potremmo fare i nostri ragionamenti: comprare tutto, vendere la nostra quota o restare soci” sottolineava ancora ieri mattina l’avvocato Rubba “tutte le opzioni, al momento, sono ancora in campo. Siamo aperti a tutto per il bene della piazza, per dare continuità aziendale all’Alessandria Calcio. Vorrei che questo concetto sia ben chiaro. Lo dimostra il fatto che il mio cliente, a giugno, ha versato oltre 100 mila euro in più rispetto a quello che in realtà avrebbe dovuto fare per consentire l’iscrizione della squadra. Il mio cliente, Alain Pedretti, è una brava persona. Mi dispiacerebbe se si pensasse che sia lui a voler rovinare i piani”.

Un accordo tra i soci, Benedetto e Pedretti, sarebbe quindi necessario e propedeutico all’eventuale passaggio delle quote. Oltre a comunicare la rimozione di Corda, però, Enea Benedetto ieri sera ha voluto chiarire altri tre punti, rispetto alla vicenda: Non sono a conoscenza né ho ricevuto nessun atto giudiziale da parte di Pedretti né tantomeno richieste di sequestro preventivo (anche se, da quello che risulta alla redazione di Radio Gold, lo stesso Tribunale di Torino ha fissato una udienza per il prossimo 22 novembre alle 11.15 dove si deciderà rispetto alla conferma, modifica oppure revoca del decreto, ndr). Inoltre” ha aggiunto il presidente dei grigi ai nostri microfoninon ho mai ricevuto alcuna convocazione ufficiale per un rogito notarile relativo alla cessione delle quote dell’Alessandria Calcio. Anzi era stata individuata la data di lunedì 6 o martedì 7 novembre ma è stata inspiegabilmente annullata dall’acquirente. Infine” ha concluso l’imprenditore torinese “con Pedretti non ci sono problemi né conflitti, tant’è che il suo legale è in costante contatto col mio”. 

Resta quindi un bel rebus da risolvere: dopo aver sottoscritto un contratto preliminare e sborsato 150 mila euro per provvedere agli stipendi di luglio e agosto l’imprenditore Andrea Molinaro è ancora a metà del guado e senza uno dei suoi uomini di fiducia come Corda a fianco.

Se, come detto, la navigazione è ancora decisamente turbolenta rispetto alle previsioni oggi si vede purtroppo all’orizzonte il rischio di tempesta perfetta: il prolungamento ulteriore dell’attuale stallo rispetto all’iter del passaggio di quote, infatti, potrebbe convincere il revisore dei conti dell’Alessandria Calcio a chiedere la messa in liquidazione del club, il peggior scenario possibile che scriverebbe la drammatica parola “fine” al sodalizio grigio.

Nel frattempo la squadra domenica sera si trova davanti un altro bivio della sua stagione calcistica: l’importante trasferta col Renate, da affrontare però senza Ninni Corda, uno dei due pilastri (insieme a mister Marco Banchini) sui quali si era cominciato a ricostruire una mentalità vincente, con buoni risultati. Starà ai calciatori cercare di lasciare tutte le incertezze e i dubbi sul futuro fuori dalla mente e dallo spogliatoio. Difficile, se non impossibile. 

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