Svelata la Museo Grigio Foundation, custode del marchio dell’Alessandria Calcio: presto la raccolta fondi
ALESSANDRIA – Una cassaforte chiusa a tripla mandata per chi non vuole il bene dei grigi e spalancata verso chi li ama. È stata ufficialmente presentata la Museo Grigio Foundation, l’ente del Terzo Settore composto da Museo Grigio, Ideale Grigio e dall’Alessandria Calcio Femminile destinato ad acquisire il marchio, il nome e i cimeli della Us Alessandria Calcio 1912 entro il prossimo 15 luglio per poi cederli in comodato d’uso gratuito alla Forza e Coraggio Alessandria, “l’unico nostro interlocutore”.
“Un momento storico” le parole dell’avvocato Cesare Rossini “l’unione tra tutti questi enti è stata determinante, così come il rapporto con la Forza e Coraggio e il coordinamento con il suo presidente Rocco Dinisi che ha accettato e condiviso questo progetto”. Entro il prossimo lunedì scatterà una raccolta fondi: la cifra minima è 110 mila euro, la somma necessaria all’acquisizione del marchio e dei cimeli e che, è stato precisato, si è già comunque in grado di erogare. “Sarà un progetto popolare che parte dal basso e nel quale chiunque può sentirsi parte integrante” è stato rimarcato in occasione della presentazione. L’obiettivo è finanziare progetti sociali e sportivi. Nel consiglio di amministrazione della fondazione sarà presente anche un rappresentante del Centro Coordinamento Grigi Clubs, a testimoniare lo stretto legame con tutta la tifoseria dell’Orso.
Su Radio Gold le parole di Luigi Gastini, presidente di Ideale Grigio, di Emanuele Bellingeri presidente di Museo Grigio e di Emanuele Ghisolfi, presidente dell’Alessandria Calcio Femminile. Lo stesso Bellingeri, a margine della conferenza stampa, è intervenuto sul futuro dei grigi dal punto di vista di eventuali nuovi ingressi in società: “Sono ottimista ma anche realista. Quest’anno si sono avvicinati potenziali investitori. Stiamo parlando di una società che militerà in Eccellenza e non ci possiamo immaginare manifestazioni di interesse da parte di soggetti che magari abbiamo sognato quando l’Alessandria Calcio militava in altre categorie”.