Autore Redazione
domenica
22 Maggio 2016
16:00
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Calcio - Castellazzo Calcio - Valenza

Valenzana Mado saluta il sogno serie D ma a testa altissima: il St Georgen passa solo ai supplementari

Valenzana Mado saluta il sogno serie D ma a testa altissima: il St Georgen passa solo ai supplementari

VALENZANA MADO – ST GEORGEN 1-2

Marcatori: Cappannelli rig, Albanese, Piffrader rig

Valenzana Mado: Teti, Bennardo, Solomon, Pellegrino (Fiore), Serao, Eugenio, Gramaglia, Cappannelli, Merlano (Ivaldi/Aguggia), Palazzo, Ilardo 

VALENZA – Gli applausi meritatissimi dello stadio Comunale mitigano in parte la delusione per la Valenzana Mado, battuta 2-1 dal St Georgen e costretta così a dire addio alle ambizioni di serie D. Gli orafi hanno comunque costretto gli altoatesini a guadagnarsi la qualificazioni ai tempi supplementari, grazie a una rete di Cappannelli su calcio di rigore. Nell’extratime gli ospiti, in superiorità numerica, hanno però ribaltato il risultato con Albanese e Piffrader, ancora dal dischetto.

LA CRONACA

Nella partita da dentro o fuori mister Pellegrini rischia dal primo minuto i due acciaccati: bomber Giulio Merlano e il difensore Juan Eugenio. Per l’ex Castellazzo, però, la gara dura appena 25 minuti: toccato duro da un avversario, l’attaccante è costretto ad alzare bandiera bianca. Primo tempo caratterizzato da molto agonismo, sulla falsariga della gara d’andata. Al 23^ ci ha prova Palazzo di testa ma la conclusione è debole. Tre minuti dopo Solomon prova la botta da lontano, fuori misura.

Nella ripresa la Vale Mado accelera e sfiora il vantaggio con Palazzo, al primo minuto: il capitano prova la botta al volo ma colpisce la traversa. Al 52^ Eugenio prova la conclusione ma la palla viene deviata dalla barriera. Al 62^ ancora Eugenio svetta di testa su angolo di Ilardo ma non inquadra la porta. Verso la metà del tempo la gara si infiamma: Schwingshackl viene graziato dal direttore di gara dopo un brutto fallo e viene ammonito. Il mister altoatesino lo sostituisce ma il numero 10 irride il pubblico con applausi ironici che fanno infuriare anche la panchina della Valenzana Mado. Gli animi si placano dopo poco ma entrambi gli allenatori vengono allontanati. Poco dopo è ancora Eugenio l’uomo più pericoloso dei rossoblu ma il suo colpo di testa sfiora il palo, a Pietersteiner battuto. Nel finale, però, lo stesso difensore rimedia il secondo cartellino giallo e viene espulso. La Valenzana Mado non si perde d’animo e, con la forza della disperazione, trova finalmente il gol del vantaggio che rimette in equilibrio il match. Al secondo minuto di recupero, infatti, Althuber abbatte Palazzo in area e l’arbitro indica il dischetto. Dagli undici metri Cappannelli è glaciale e realizza il gol che manda in estasi il Comunale. Si va ai supplementari.

Al 99^, però, il St Georgen pareggia i conti e inguaia i ragazzi di Pellegrini: Albanese è implacabile e incorna la palla in rete su calcio d’angolo. Prima del mini-intervallo c’è il tempo per due espulsioni, una per parte, ad Aichner e Gramaglia, comminate dal quarto uomo, dopo l’infortunio dell’arbitro. Il St Georgen sfiora il 2-1 con Putzer ma Teti respinge il rasoterra ravvicinato del numero 16 ospite. Nel secondo tempo supplementare gli altoatesini trovano anche il 2-1 su calcio di rigore. Serao atterra Albanese e viene anche lui espulso. Dal dischetto Piffrader trafigge Teti e fa partire i titoli di coda su una stagione comunque straordinaria dei rossoblu. 

“Loro erano alla nostra portata” ha detto a fine gara mister Luca Pellegrini a Radio Gold “E’ stata una partita dai mille volti. Nei 90 minuti abbiamo fatto una grande partita. Sotto di un uomo la partita è cambiata. Abbiamo sempre giocato noi, loro su un calcio d’angolo dubbio sono però riusciti a segnare. Non abbiamo tenuto i nervi saldi, non dovevamo perdere la testa. I ragazzi hanno comunque giocato una stagione straordinaria. Anche oggi la squadra ha dato tutto. Siamo contenti. E la cosa più bella sono stati gli applausi della tanta gente che è venuta a vederci. Il mio futuro? Ho lavorato in una società serissima, difficile da trovare, una società modello, dove si lavora bene. Ognuno rispetta i propri ruoli, mi hanno sempre lasciato libero di scegliere. Non è facile trovare società così.”

Francesco Conti

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