25 Marzo 2017
16:37
L’Alessandria sorride: Racing Roma battuta e Cremonese staccata a +6
ALESSANDRIA – RACING ROMA 2-1
Marcatori: Bocalon, D’Attilio, Celjak
Alessandria: Vannucchi, Celjak, Piccolo, Piana, Manfrin, Marras, Nicco (Mezavilla), Cazzola, Iocolano (Branca), Gonzalez. Bocalon (Evacuo)
Il racconto live della partita
ALESSANDRIA – Un testacoda al Moccagatta lungo 38 punti ma, come spesso accade in occasioni come queste, le differenze che si vedono in campo non sono così evidenti. Un inizio di partita deciso quello dei grigi, vanificato dalle molte imprecisioni individuali che facilitano il compito affidato da mister Giannichedda ai suoi, ovvero “tutti dietro la linea della palla” ad eccezione di De Sousa. Alessandria avanti al 20^ con Bocalon che, con mestiere ed esperienza, anticipa di testa Caldore concludendo in rete un cross dal fondo di Iocolano.
Il vantaggio dura poco: dopo nove minuti, su un ponte di testa di Vastola, Piana cicca il pallone permettendo a D’Attilio di calciare in tutta solitudine dagli undici metri riportando in parità gli ospiti. I grigi continuano a spingere ma la confusione ha la meglio sulla voglia di riportarsi in vantaggio. Nella ripresa il vice Mauro Isetto insiste con l’undici iniziale e, al 4^ minuto della ripresa, sugli sviluppi del sesto calcio dalla bandierina Celjak arriva per primo su una palla vagante scaraventandola in rete. Tra occasioni sprecate e ospiti che non mollano si arriva faticosamente alla fine dell’incontro.
La buona notizia è che continua la striscia positiva all’interno delle mura del Moccagatta, quella meno positiva è che anche il fanalino di coda riesce tenere sulla corda i grigi per tutti i 95 minuti dell’incontro, tanto che il fischio finale è accolto come una liberazione. Il pareggio della Cremonese con il Pontedera porta a sei i punti di vantaggio dei grigi.
A sette giornate dalla fine non rimane altro che chiudere gli occhi e aprire il cuore alla speranza. Fotografie di Ilaria Cutuli
Mister Mauro Isetto in conferenza stampa Il saluto tra la squadra e la Gradinata Nord dopo il fischio finale