Autore Redazione
venerdì
18 Agosto 2017
11:51
Condividi
Alessandria Calcio - Calcio - Alessandria

Calcagno (AIC) sul possibile sciopero: “Siamo in un vicolo cieco”

Il vicepresidente vicario dell'Associazione Italiana Calciatori ha spiegato a Radio Gold le ragioni dello stato di agitazione che potrebbero rimandare l'inizio dei campionati di Serie C. Il presidente Gravina, però, cerca una mediazione e, secondo La Repubblica, la Figc sarebbe disposta a versare 500 mila euro per sbloccare la situazione.
Calcagno (AIC) sul possibile sciopero: “Siamo in un vicolo cieco”

ALESSANDRIA – A poco più di una settimana dall’inizio del campionato 2017-2018 di Serie C persiste lo stato di agitazione proclamato dall’Associazione Italiana Calciatori al termine dell’ultimo consiglio federale. Ai microfoni di Radio Gold il vice presidente vicario dell’AIC, l’avvocato Umberto Calcagno ha dichiarato che l’ipotesi dello sciopero in occasione della prima giornata di campionato è da prendere seriamente in considerazione: “L’auspicio di tutti è che la situazione si possa risolvere, ma ad oggi le situazioni in ballo sono troppe e, nonostante sia vero che i giocatori vogliano sempre giocare, al momento si è arrivati a un punto tale che potrebbe non essere possibile scendere in campo”.

Ad aver mandato su tutte le furie l’AIC sono principalmente i mancati ripescaggi e il passaggio al limite di 14 over nelle liste delle formazioni, decisioni che “lascerebbero a casa tantissimi calciatori, senza vere motivazioni plausibili”.

“Si è deciso di non riaprire le procedure di ripescaggio pur sapendo che ci sarebbero state società disposte – ha continuato l’Avvocato Calcagno – ma nello stesso tempo si è fatto in modo di cambiare il sistema di retrocessioni dalla Serie C e di promozioni dalla Serie D in modo tale che l’anno prossimo si ritorni a 60 squadre. Perché allora non fare un campionato a 60 squadre già quest’anno ripescando altre tre società? Questa decisione lascia a casa molti giocatori”.

A questi si aggiungerebbero tutti i calciatori penalizzati dall’abbassamento del numero massimo di “over” da 16 a 14: “Questo cambiamento è stato votato da società che già l’anno scorso avevano 14 o anche meno over, palesemente con lo scopo di limitare chi ne aveva di più. Quello degli “over” è un limite, non un obbligo. La scorsa stagione di Lega Pro con il limite a 16 over, inoltre, è stata una delle più appassionanti, non vedo il perché dover cambiare. Anche questo porta alla perdita di un’altra cinquantina di calciatori”.

A tutto ciò si aggiunge il problema delle fidejussioni: “Quest’anno una società di assicurazioni ha riassicurato molte squadre di Lega Pro, ma non sta pagando le escussioni fatte in sede di non ammissione del Mantova, Maceratese e altre. Messina e Latina, inoltre, sono senza fidejussioni perché non hanno sostituito la loro società assicurativa, fallita l’anno scorso durante il campionato. I ripescaggi avrebbero coperto questo debito. Chiediamo alla Federazione la costituzione di un fondo  per garantire almeno Messina e Latina e le eventuali escussioni non pagate”.

Il prossimo 21 agosto a Milano l’Associazione Italiana Calciatori si riunirà a Milano con tutti i rappresentanti di Lega Pro, ma decisiva sarà la riunione federale del 24 agosto, data in cui si prenderanno decisioni definitive riguardo tutti questi temi caldi e si procederà con la pubblicazione dei calendari completi.

“Noi reitereremo le nostre richieste – ha concluso l’Avvocato dell’AIC Umberto Calcagno – ma ci stiamo buttando in un vicolo cieco che ad oggi secondo me non ha vie d’uscita”.

Giovedì pomeriggio, a stretto giro di posta, il presidente della Serie C Gravina ha inviato una lettera aperta all’Associazione Italiana Calciatori, invitata “a valutare argomenti – tra cui quello, fondamentale, di un nuovo “patto” sul riequilibrio delle risorse funzionali a tutto il sistema calcio – in ordine al quale tutti dovrebbero esprimere posizioni con prospettive che guardino a dare un futuro certo al sistema calcistico, al di sopra dei singoli interessi di parte (…) la Lega Pro resta aperta al confronto con tutte le componenti e chiede ai propri interlocutori di armarsi di senso di responsabilità nel considerare obiettivi di sistema.”

Secondo “La Repubblica” di questo venerdì mattina, infine la Federazione Italiana Giuoco Calcio sarebbe disposta a versare 500mila euro all’AIC per scongiurare lo sciopero della prima giornata.

Condividi