Alessandria-Pisa 0-2: FINALE

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ALESSANDRIA – Un’Alessandria affamata di punti. Questo è quello che il presidente Di Masi e tutto il popolo grigio vogliono finalmente vedere, dopo un inizio di campionato col freno a mano. La sfida di questa sera contro il Pisa rappresenta un importante bivio della stagione: o i calciatori dimostrano di volere la vittoria già dal primo minuto o, parola del presidente, alcuni agi da squadra di categoria superiore finiranno progressivamente. Una strigliata che, secondo mister Stellini, ha dato i frutti sperati negli allenamenti della settimana (“il gruppo ha reagito con impegno e responsabilità”, ndr) ma tutto questo deve essere tradotto sul campo, dove contano solo i tre punti. E a proposito di campo, il ritorno al Moccagatta, pur con ancora qualche restrizione, è un altro inequivocabile segno che ci sono tutte le carte in regola per lasciarsi alle spalle i primi due mesi da incubo: “Sarà emozionante” ha detto Stellini, pronto a debuttare sul terrero di gioco dopo la squalifica “dobbiamo trascinare il pubblico alla gioia finale.”

Il blasone dell’avversario di certo non farà mancare le motivazioni: dopo un solo anno di serie B e diverse traversie societarie, infatti, il Pisa è tornato nella terza serie nazionale e l’inizio di stagione non è stato certo tranquillo. Nonostante i 16 punti in classifica (il doppio di quelli conquistati dai grigi) e gli 8 risultati utili consecutivi, mister Gautieri è stato messo alla porta, forse a causa di un feeling mai consolidato con la proprietà: difficile immaginare che sia stata l’eliminazione dei toscani in Coppa Italia Lega Pro, maturata mercoledì, il vero motivo dello strappo.

Una analogia con i grigi è la sterilità in zona gol di alcuni uomini, con gli attaccanti Eusepi e Negro ancora a zero gol. Altra discriminante ancora da risolvere è il modulo: finora i nerazzurri hanno giocato con un 4-3-3 pur non avendo in rosa gli interpreti ideali per tradurlo sul campo. Per questo che contro i grigi mister Michele Pazienza, promosso ad interim in prima squadra dalla Berretti, potrebbe optare per il 4-4-2, lo stesso schema dei grigi.

Tutti a disposizione in casa toscana, compreso Ingrosso che dovrebbe partire dalla panchina dopo l’infortunio. Davanti al portiere Petkovic spazio al figlio d’arte Birindelli, Lisuzzo (un mastino che conosce molto bene Gonzalez, visto il passato comune a Novara), Carillo e Filippini. A centrocampo toccherà all’esperto Gucher dirigere le operazioni, con l’ex Brescia e Sampdoria Mannini, De Vitis e Di Quinzio a supporto. Eusepi-Negro sarà la coppia d’attacco, ancora alla ricerca del primo gol.

Nei grigi, privi del solo Fischnaller, Agazzi sarà protetto da Celjak, Gozzi, Piccolo e Casasola, in mezzo spazio a Cazzola e Ranieri, con Sestu e Bellomo sulle fasce, Gonzalez-Bunino in attacco.