Autore Redazione
martedì
6 Agosto 2019
01:25
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Il misterioso caso delle lettere anonime a San Giorgio Monferrato

Da qualche tempo nel piccolo paese qualche anonimo delatore si diverte a lanciare accuse attraverso lettere anonime
Il misterioso caso delle lettere anonime a San Giorgio Monferrato

SAN GIORGIO MONFERRATO – Se da tempo le cronache locali si consumavano intorno a pettegolezzi e a tipiche voci di corridoio paesane, minacce e intimidazioni verbali hanno iniziato a serpeggiare tra le strette stradine che si inerpicano fino a raggiungere la sommità del colle sangiorgese. Un recente evento ha scosso gli animi della popolazione, partendo da un articolo pubblicato da una testata giornalistica piemontese, «Il Monferrato», intitolato «Come i temporali estivi a San Giorgio arrivano le lettere anonime…». Una missiva, secondo quanto è stato riportato, sarebbe stata recapitata di recente a Paolo Miglietta, pensionato e autore del pezzo giornalistico inviato al bisettimanale casalese, residente a San Giorgio Monferrato. Le passate elezioni comunali, che hanno visto la riconferma del Sindaco uscente, il Professore Pietro Dallera, sarebbero il tema di fondo. «L’anonimo scrittore», così come il Signor Miglietta definisce l’ignoto mittente, si sarebbe espresso circa episodi, situazioni e punti di aggregazione sociale aventi carattere locale, tra i quali sembrano non esserci apparenti e logiche connessioni tracciabili. In particolar modo: il voto amministrativo del 26 maggio 2019 e il Circolo Arci, associazione di promozione sociale radicata sul territorio da decenni che, come definisce lo stesso Miglietta, in qualità di membro del consiglio di quest’ultimo, rappresenterebbe un «luogo di confronto per il nostro paese». Per quanto riguarda l’episodio relativo alle urne, lo sconosciuto autore della missiva avrebbe fatto riferimento a potenziali «comunisti» candidatisi alle elezioni amministrative del 2014 e del 2019. Ricorda, tuttavia, Miglietta, esprimendosi anche in base alla pregressa esperienza personale da amministratore comunale che: «Dei cosiddetti “comunisti” non c’era traccia in alcuna lista, quindi per due volte consecutive vi erano tre liste in competizione, con il risultato che chi amministra il paese è solamente maggioranza in Consiglio comunale». Sul secondo punto, invece, vi sarebbe un alone di mistero, in quanto non sono chiare le dinamiche secondo le quali «l’anonimo scrittore» avrebbe citato il Circolo Arci, legandolo al tema politico. Invidia personale? Provocazione? Mitomania? E, proprio su questo punto, è necessario soffermarsi. L’episodio finora riportato, infatti, avrebbe ben due precedenti. Le minacce e le intimidazioni, inoltre, sembrano non esaurirsi. Proprio nelle ultime ore, infatti, un nuovo episodio ha turbato la piccola comunità collinare. Un’ulteriore lettera anonima è stata recapitata a un sangiorgese, il quale, tuttavia, preferisce tacere sull’episodio, mantenendo l’anonimato per evitare inutili ribalte personali. Anche in questo scritto, l’autore, con un linguaggio talvolta sgrammaticato, minaccia ripetutamente il destinatario.

LA PRIMA LETTERA ANONIMA – Il 30 giugno 2016, tre anni fa per la precisione, un’altra lettera anonima era stata spedita a Paolo Baviera, anch’egli sangiorgese, candidatosi nel 2014 alle elezioni comunali con la lista civica «San Giorgio – Tradizioni e Futuro» – il cui candidato sindaco era Leonardo Bilello -, nella quale si potevano leggere pesanti accuse anche sul piano personale. Dal testo originale: «Carissimo, sono sempre stato al vostro fianco e vi abbiamo votati, appoggiandovi e facendovi appoggiare da un certo numero di persone ma ora anche i miei si sono pentiti e non so cosa faranno in futuro». La missiva, dall’aspetto diffamatorio, presentava, altresì, «profetici» punti di vista politici. Nel post pubblicato in rete tramite Facebook, Baviera scrisse, rispondendo a tono: «Mi interessa, ed è per questo che mi sono candidato due anni fa, il bene e il futuro del nostro paese: per questo la nostra è sempre stata una “critica propositiva” come abbiamo dichiarato il giorno dopo aver perso le elezioni. L’invidia in questa storia non c’entra proprio niente. Quando l’arroganza e la propaganda vengono messe in campo per alimentare l’Ego di qualcuno, quando la falsità e il doppiogiochismo vengono usati per giustificarsi, allora la “critica” può e deve essere fatta ad alta voce e, se si pestano i piedi a qualcuno, vuole dire che questa critica è fondata». 

IL CASO – L’accusa dell’ignoto delatore, respinta drasticamente dal mittente, è di aver fatto proseliti nel centro comunale per avvantaggiare determinati candidati durante le elezioni. Un teatrino di pupi siciliani, dunque, posto in essere attraverso anonime accuse via lettera diffuse nel paese. Nessuno dei destinatari delle lettere anonime ha deciso di sporgere denuncia o segnalare alle autorità il mittente o i mittenti, in quanto continua a rimanere plausibile l’ipotesi che si tratti anche di più individui.

PUNTI CHIAVE – Le tre buste condividono la modalità di spedizione: risultano, infatti, tutte affrancate e spedite a mezzo posta. L’indirizzo, posto su ogni busta, è redatto a computer, così da sottrarre il messaggio a un eventuale e futura perizia calligrafica. La rosa dei sospetti, seppur resti ampia, inizia comunque a stringersi. Azzardando, e avanzando come ipotesi la possibilità che a spedire le tre lettere sia stato un singolo individuo, è plausibile che quest’ultimo non condivida, in base a quanto scrive, orientamenti politici di sinistra, valutando anche l’identità politica dei bersagli. Sui social, nel frattempo, si è scatenata la disapprovazione collettiva per le ultime missive. Cresce, inoltre, la preoccupazione generale: tutti i destinatari sono stati raggiunti o manca ancora qualcuno all’appello? Alcuni, invece, affermano che si tratti quasi di un «costume sociale», di una «tradizione» oramai consolidatasi nel tempo a San Giorgio Monferrato. Sembrerebbe, infatti, che, nel susseguirsi degli anni, durante i periodi pre-elettorali e post-elettorali, diversi candidati abbiano ricevuto altre lettere. Tra costoro, secondo alcune ricostruzioni, vi sarebbero anche individui divenuti, in seguito alle elezioni, primi cittadini. Insomma, si tratta di un mistero che costringe diversi residenti a guardare con sospetto la cassetta delle lettere. Baviera intanto, tramite i social, esprimendo la propria solidarietà a Miglietta, e riferendosi all’articolo citato in precedenza, afferma: «Piena solidarietà a Paolo Miglietta: purtroppo non è questione di temporali, a San Giorgio Monferrato da fin troppi anni non splende più il sole!».

Photo by Brad Neathery on Unsplash

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