18 Settembre 2021
05:06
La festa è bella fin che dura e per farla durare ora servono i punti
ALESSANDRIA – Grigi in B. Un motto, diventato in breve tempo mantra di un intero popolo. Che quella lettera, del resto, la attendeva solo (si fa per dire) da 46 lunghi anni. Praticamente mezzo secolo. Ecco perché quel motto, Grigi in B, deve essere condiviso e tramandato ai nostri figli e ai nostri nipoti. Ma per non farlo diventare un ricordo sbiadito nel tempo, ora servono i punti. Per fare classifica e morale. Ma anche per aggiungere un pizzico di benzina al motore dell’entusiasmo che sta macinando chilometri senza sosta da questa estate.
Dopo essercela sudata, coltivata e meritata, forse nell’anno in cui ce la si aspettava di meno per come si era messo, ora questa Serie B va mantenuta. E per farlo serve conquistare le prime vittorie. La classifica recita impietosa, dopo tre giornate, che l’Alessandria è ancora ferma a zero punti dopo aver affrontato squadre fortissime come Benevento, Pisa e Brescia. A chiedere i punti, però, non siamo solo noi. Non sono solo i tifosi. Ma è lo stesso Moreno Longo che ormai è stufo di, parole sue post terza giornata, “uscire dal campo solo con i complimenti“. Il tecnico ex Torino sa che “ora servono i punti, il resto è aria fritta. E a me non piace parlare di aria fritta, anche se queste situazioni fanno comunque ben sperare“. Sperare perché “questa squadra può fare certe cose. Ma le deve fare nell’arco di tutta la partita e non solo a tratti“.
Adesso con il Lecce servono quei punti rincorsi e attesi un po’ da tutti. I salentini guidati da Marco Baroni non sono in un buon momento. Sia nelle prestazioni sia nei risultati. È vero, venerdì scorso hanno fermato sullo 0-0 la corazzata Benevento ma in passato hanno perso e male con la Cremonese e impattato con il Como, neopromosso proprio come i Grigi. Dal canto suo l’Alessandria è in crescita. Ha retto bene senza enormi sbavature difensive contro il Pisa per 80′ di gioco. Lo ha fatto poi per un tempo intero e una manciata di minuti contro il Brescia.
Adesso serve però uno step in più. Di concentrazione e tensione. Il primo passaggio è quello di cancellare quegli errori dei singoli (Di Gennaro e Parodi contro il Brescia insegnano) che sin qui sono costati gol sanguinosi. Il secondo, come a più riprese ha ribadito Longo, è quello di mantenere uno stesso ritmo per tutti e 90 – più recupero – minuti di gioco. In particolare i secondi tempi sono stati per l’Alessandria i momenti più difficili di questa avventura cadetta. Dei nove gol sin qui subiti dalla truppa mandrogna, ben sette sono stati presi nel corso della ripresa. Un dato da analizzare a fondo, comprendere, capire, invertire. Perché i Grigi ora sono in B e vogliamo che la festa di questa estate duri ancora per un bel po’.