Autore Redazione
giovedì
17 Settembre 2015
22:15
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Alessandria Calcio - Calcio - Alessandria

Alessandria: mister Ferrarese traccia un bilancio della “cantera” grigia: “Il risultato deve essere figlio del gioco”

Alessandria: mister Ferrarese traccia un bilancio della “cantera” grigia: “Il risultato deve essere figlio del gioco”

ALESSANDRIA – Da quest’anno è tornato ad occuparsi a tempo pieno dei grigi del futuro. E’ Maurizio Ferrarese, indimenticata bandiera dell’Alessandria negli anni ’80 e ’90 e oggi coordinatore tecnico del Settore Giovanile. Tifosissimo della prima squadra (“sabato sera andrò anch’io al Moccagatta, con la Berretti giochiamo a Busto Arsizio e dovremo farcela a tornare in tempo“) nel suo intervento a Radio Gold Ferrarese si è concentrato proprio sui progressi di un vivaio in crescita, composto da circa 330 ragazzi, dalla Scuola Calcio alla Berretti.

“Cerchiamo di ottenere i risultati ma che siano conseguenza del gioco espresso. Il risultato deve essere figlio del gioco e non il contrario. Per fare questo occorre bravura e capacità, non solo aver vinto delle partite. C’è la volontà di migliorarsi di anno in anno. Con gli Allievi e i Giovanissimi partecipiamo ai campionati nazionali. Si affrontano squadre importanti e ci possiamo confrontare sulla crescita dei nostri ragazzi. Abbiamo fatto veramente tanto e altrettanto c’è ancora da fare. Il sogno dei nostri ragazzi è quello di vestire la maglia della prima squadra. Anche l’anno scorso abbiamo confermato l’approdo con gli Allievi alle fasi nazionali e con i Giovanissimi Nazionali abbiamo sfiorato le qualificazioni. Ci stiamo ben comportanto con la Scuola Calcio e le attività di base, dove i numeri aumento. L’entusiasmo dei bambini e dei loro genitori è alto. Il rapporto tra la prima squadra e i ragazzi è ottimo. Mister Scienza si interessa molto a loro. Conosce in particolare i quattro della Berretti che hanno partecipato al ritiro di Bardonecchia. E poi col presidente Di Masi c’è un confronto settimanale sui risultati e sulla crescita di qualche elemento. E’ sempre molto attento. Non tutte le società credono così tanto nel vivaio e offrono, nel tempo, la possibilità di programmare come facciamo noi da tre anni.”

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