27 Settembre 2015
22:43
Di Masi “silente” dopo il crollo di Lumezzane: forse qualcosa bolle in pentola
PROVINCIA – Per la prima volta da quando è diventato presidente dell’Alessandria Luca Di Masi ha “saltato” l’appuntamento virtuale con i tifosi, al termine della trasferta. Il famoso punto del Presidente, sulla strada del ritorno, è stato atteso invano fino a domenica notte da supporters e addetti ai lavori, curiosi di conoscere nel dettaglio l’opinione del numero uno grigio a proposito del delicato momento della squadra, sconfitta già due volte in stagione. Un silenzio inedito, mai avvenuto in altri momenti difficili delle scorse stagioni: l’esonero di mister Notaristefano, nel 2013/2014, venne ad esempio già fatto intendere a tutto l’ambiente mandrogno tra le righe scritte al termine della sconfitta contro il Bassano. Memorabile poi la strigliata via etere firmata Di Masi dopo la sconfitta contro l’Albinoleffe dello scorso anno.
Diverse le interpretazioni del silenzio del presidente: non parlare per far attenuare la tensione e la rabbia per il ko, anche se in altri momenti difficili del passato Di Masi aveva comunque detto la sua sul web. Oppure, e questa ci sembra la soluzione più probabile, evitare un primo commento alla partita perché già focalizzati a prendere subito decisioni importanti per la squadra e per il campionato. Inevitabile, quindi, che i riflettori si concentrino sul futuro di mister Beppe Scienza. Un suo esonero appare, al momento, prematuro, anche se la rinuncia al 4-3-3 annunciato a inizio stagione come modulo di riferimento (e base sulla quale è stata costruita la rosa, ndr) non ha certo permesso al tecnico di accumulare credito con Di Masi. Rinunciarvi in partenza con la Cremonese poteva avere un senso per non farsi mettere sotto a centrocampo. Appare invece difficile da motivare la stessa scelta intrapresa contro una squadra reduce da tre sconfitte. Da ricordare, infine, perchè Di Masi e il direttore sportivo Magalini avevano puntato su Scienza: tecnico dal gioco propositivo per “un calcio d’attacco, per far male all’avversario, con una mentalità diversa e più moderna“, aveva detto il presidente.
Una variabile che, infine, può ostacolare un possibile ribaltone in panchina è il tempo: Morero e compagni, infatti, già questo lunedì tornano ad allenarsi in vista della gara di sabato contro l’Albinoleffe, tempi oggettivamente troppo brevi per un possibile ribaltone. Proprio l’incrocio con i bergamaschi, sabato sera, diventa quindi il primo snodo decisivo della stagione.