Autore Redazione
lunedì
28 Settembre 2015
14:26
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Alessandria Calcio - Calcio - Alessandria

Scienza deve dare risposte subito. Di Masi vuole idee, gioco e il 4-3-3 altrimenti…

Scienza deve dare risposte subito. Di Masi vuole idee, gioco e il 4-3-3 altrimenti…

ALESSANDRIA – Il suo silenzio è stato più fragoroso di ogni sfuriata. E quel silenzio non è stato casuale. Il presidente dell’Alessandria calcio, Luca Di Masi, ha taciuto dopo la terribile sconfitta con il Lumezzane proprio per dare maggiore risalto alla sua delusione: “dopo quattro partite mi aspettavo di commentare qualcosa di diverso, una classifica diversa e prestazioni diverse. In settimana la gara con il Lumezzane era stata presentata in maniera differente, sostenendo che sarebbe stata fatta in un certo modo invece non l’abbiamo giocata e non abbiamo visto alcuna idea in campo. Finora abbiamo fatto due gol in quattro partite eppure ritengo che la squadra sia stata fatta in maniera corretta con un potenziale offensivo grande ma anche con un potenziale complessivo di livello. Perciò mi aspetto un equilibrio corretto e risultati che siano in linea con le aspettative. Noi abbiamo segnato poco e creato pochissime occasioni invece continuo a essere convinto che la squadra abbia un potenziale per fare cose grandi quest’anno. Io mi aspetto ben altro”.

Il presidente ha spiegato di non aver cercato nessun nuovo tecnico durante la partita di ieri, ma intanto attende subito risposte da Scienza che si ritrova con i fari puntati addosso: “senz’altro il mister deve fare di più. Ieri ho parlato con il tecnico, oggi gli ha parlato Magalini. Stiamo cercando di capire se l’allenatore riuscirà a dare una scossa alla squadra e a trovare una risposta dentro se stesso. Se la trova la può trasmettere alla squadra, se non ce l’ha purtroppo non potrà trasferirla ai giocatori. Ora attendiamo un paio di giorni per capire se questo cambio di atteggiamento arriverà davvero perché è il mister il primo a doverci credere. Questo lo vedremo subito dal campo, dagli allenamenti. Sicuramente la squadra ha bisogno di una scossa che può dare anche lui se ce l’ha dentro di sè. Se non ce l’ha….”

In sostanza Scienza dovrà cambiare tutto e trasferire un atteggiamento nuovo ai suoi altrimenti il cambio sarà inevitabile, anche prima della prossima partita: “le decisioni nel calcio sono sempre decisioni che devono essere ponderate”.  Quindi se  non ci saranno segnali il cambio avverrà. “Io – ha spiegato Di Masi – non voglio vedere arrivare l’Alessandria sabato con l’Albinoleffe e vedere in campo una squadra senza verve. Non siamo ancora squadra, al momento ci sono bravi singoli ma non una vera squadra. Dopo due mesi e mezzo mi aspettavo altro.”

Di Masi tuttavia spera di non dover cambiare mister “perché è sempre doloroso ed è sempre una scelta difficile trovare il tecnico giusto, già a giugno, figuriamoci a fine settembre“. Di certo però i dubbi sul rendimento dei grigi sono molti: “non possiamo prendere gol come è accaduto con il Lumezzane. Sicuramente le colpe non solo del mister, la responsabilità ce l’hanno anche i giocatori, però siamo stati i più brutti di sempre“.

Tra i dubbi maggiori il cambio di modulo che non avrebbe dovuto trovare giustificazioni contro il Lumezzane: “non ho alcun dubbio che i giocatori presi siano adatti al 4-3-3. Il modulo lo devi fare tuo. Ti devi caratterizzare. Il 4-3-3 per i nostri giocatori è perfetto. Trovo che snaturarci una volta possa andar bene. Farlo due, tre o quattro volte no“. Il timore di Di Masi è che “questa squadra abbia paura dei propri limiti che sono molti meno di quanto si possa pensare. Bisogna lavorare sulla convinzione. L’allestimento che è stato fatto da me e dal direttore sportivo sono assolutamente convinto che ci porterà beneficio durante questa stagione. Bisogna dare convinzione al gruppo. I giocatori devono essere più felici, più sereni. Fanno un bellissimo mestiere e non devono essere incerti o dubbiosi su quanto stanno facendo. L’ultima cosa che pensavo di vedere ieri era una sconfitta giocando male. Per quello poi escono fuori, giustamente aggiungo, se sono fatte nei modi corretti, le contestazioni. È naturale che se una persona si aspetta qualcosa e poi non la vede possa subentrare la delusione. Andare a vedere una partita di calcio non è come andare al cinema. Il calcio prende il cuore“.

Il discorso sulla paura, l’allegria smarrita e l’assenza di gioco è la cosa che più ha spiazzato il presidente: “è l’allenatore che li deve mettere in campo ed è naturale che debba fare di più e debba trovare il modo per uscire dalla situazione. A questo punto le rispsote le deve dare lui e trasferrirle alla squadra“.

Il tempo tuttavia non manca per rimediare, ha aggiunto Di Masi: “l’anno scorso abbiamo finito male e speriamo che quest’anno si inverta e che si finisca bene. Sono convinto che valiamo tanto e lo dimostreremo. il tifoso vuole nell’immediato dei risultati. Ma ai tifosi posso dire che non si è illuso, la squadra è davvero forte. È una realtà“. 

È il presidente però a non avere più voglia di aspettare perciò Scienza dovrà sbrigarsi e dimostrare che tutto è cambiato a cominciare dagli allenamenti di questi giorni.

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