31 Ottobre 2013
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Atletica Leggera: la magia di correre nella Grande Mela, raccontata da Peo Luparia
Tra tre giorni New York sarà ancora di più il centro del mondo, grazie alla maratona più famosa che c’è. Alessandria guarderà oltreoceano con maggior curiosità e interesse, per sostenere la beniamina di casa, la mandrogna Valeria Straneo, alla prima esperienza nella Grande Mela e vogliosa di regalare ai proprio sostenitori e a se stessa un’altra giornata indimenticabile, dopo la conquista dell’argento mondiale di agosto. Ma la maratona di New York non è solo agonismo e lotta contro il tempo, ma anche passione e festa. A raccontarlo ai nostri microfoni è Peo Luparia, alessandrino appassionato di sport e in particolare di corsa che non sembra sentire lo scorrere del tempo. Quest’anno Luparia non andrà a New York, ma in passato ha già avuto modo di vivere sensazioni uniche oltreoceano. “Tutto il nostro augurio va, naturalmente, a Valeria Straneo che sarà la nostra punta di diamante in questa competizione” ha detto a Radio Gold News “per quanto mi riguarda la più importante fra le maratone di New York che ho corso è stata la prima, nell’ormai lontano 1979. Eravamo pochi italiani allora, cinque alessandrini appena, tra i quali anche i miei amici l’avvocato Boccassi, Carlo Calza, Antonio Vespoli e Romano Lucchetta. Dopo trent’anni, nel 2009, siamo tornati, col nostro gruppo sportivo, Sai Frecce Bianche. E’ una maratona davvero particolare perché coinvolge in toto tutti i quartieri. Tutti danno il proprio contributo, con tanti applausi di incoraggiamento. C’è una particolare atmosfera di allegria e tranquillità, è una vera festa. Addirittura un quartiere come il Bronx, solitamente chiuso, è reso accessibile per questo evento. Il mio miglior tempo? Nel 1979 ho tagliato il traguardo intorno alle 4 ore. E non me la sono cavata male neanche l’ultima volta, a 69 anni. Credo, comunque, che disputerò ancora un’edizione!”