6 Dicembre 2018
05:35
Valeria Straneo: la rinascita, il medico bianconero e la medaglia scordata
ALESSANDRIA – Tornata mercoledì nella sua Alessandria dopo un fine settimana carico di emozioni, ai microfoni di Radio Gold Valeria Straneo ha raccontato “a mente fredda” il suo weekend a Valencia, tappa decisiva nel suo percorso di recupero dopo due anni travagliati, all’insegna di acciacchi e infortuni. Un ottavo posto figlio della voglia di non mollare e di un approccio nuovo agli allenamenti.
“Sono pienamente soddisfatta della mia prestazione” ha raccontato Valeria “a parte una fisiologica pesantezza alle gambe non ho avuto alcun problema fisico. Già alla vigilia ero contenta: sapevo di poter tornare finalmente a correre la maratona, la mia gara preferita, ed ero felice. Certo, ho fatto molta fatica a livello muscolare ma lo sapevo. Nello sport non esistono scorciatoie, alla prossima andrà di sicuro meglio. Sapevo di dover soffrire e stringere i denti e l’ho fatto. Sono contenta di me stessa, ho continuato a spingere nonostante il dolore muscolare alle gambe. Nella seconda parte ho avuto un calo ma non sono crollata. E poi sono riuscita anche a godermi una città bellissima per una maratona: il clima, la gente che tifava sul percorso, l’organizzazione, tutto perfetto!”.
A impreziosire il risultato dell’alessandrina il fatto di aver preparato l’appuntamento spagnolo in appena due mesi: “Ho iniziato a fare i primi “lunghi” il 30 settembre. Ho svolto una preparazione completamente diversa. Di solito mi preparavo in tre mesi, correndo molto di più”.
Alla fine, addirittura, tra sorrisi e interviste, la vincitrice degli argenti mondiali e europei si era anche dimenticata di ritirare la medaglia: “Di solito la consegnano direttamente all’arrivo, questa volta non era così. Meno male che i ragazzi di Travel Marathon sono riusciti a consegnarmela, ci tenevo ad avere questo ricordo”.
Un nuovo corso che è la conseguenza diretta di un importante e decisivo incontro per la maratoneta: “Dopo tanti infortuni stavo per mollare, non sapevo cosa fare per tornare a essere competitiva. Ho avuto tanti momenti di sconforto, perché temevo di non riuscire più a correre da professionista. La famiglia mi è sempre stata vicino, anche i miei bambini tifavano per me: volevano che la loro mamma continuasse a correre. È stato molto importante l’incontro con il dottor Gianluca Stesina, del J Medical di Torino. Grazie a lui ho trovato la strada giusta dopo un anno di tentativi, per me è stata una vera e propria ancora di salvezza e ora sono più tranquilla. Cosa è cambiato? Ad esempio per risolvere il problema al bicipite femorale che mi ha costretto a saltare gli Europei il dottor Stesina mi ha consigliato un diverso approccio nell’allenamento. Non corsa lenta ma veloce, in progressione, visto che dovevo elasticizzare la fascia muscolare. Sono stati allenamenti molto duri. Poi ho indossato dei plantari speciali per non caricare troppo sulla parte lesionata, oltre massaggi e onde d’urto, con esercizi specifici di preparazione alla corsa. Ho seguito un percorso diverso e vincente”.
Inevitabile, poi, per Valeria l’aver incrociato al J Medical tanti campioni della Juventus: “Peccato che non sono appassionata di calcio e non ne conosco tanti” ha raccontato con un sorriso “Leonardo Bonucci però l’ho riconosciuto. Ogni volta che ne arrivava uno c’erano sempre tantissimi tifosi. Ronaldo? No, lui non l’ho mai visto”.
Dopo Valencia, ora per Valeria Straneo arrivano le meritate vacanze: “Starò a riposo un mese, quindi finalmente mi potrò godere al meglio le feste di Natale. Nel 2019 vorrei fare qualche raduno in posti più caldi, a gennaio e febbraio, così da potermi allenare meglio. Poi una maratona in primavera, preceduta da “mezze” o dieci chilometri. I Mondiali a Doha? Per ora non ci penso. Vedremo. Certo, nel caso sarebbe veramente strano dover iniziare una gara a mezzanotte. Comunque per il momento non c’è ancora nulla di certo. In ogni caso il tempo minimo richiesto per qualificarsi è 2 ore e 37 e, se valgono anche le prestazioni di fine 2018, io sono già a posto!”.