14 Gennaio 2019
16:51
Monferrato Rugby al tappeto: Lumezzane in testa da sola
ASTI – Pesante sconfitta interna per Monferrato Rugby, travolto 52-12 dai Centurioni Rugby Lumezzane. I lombardi si confermano in prima posizione in solitaria, e con un turno da recuperare sugli inseguitori (si svolgerà a Capoterra domenica 24 febbraio). I valgobbini del tecnico Francesco Filippini salgono così a quota 43 punti, a tre di distanza dal Rugby Rovato (che ha vinto in casa contro l’Amatori Novara) e a cinque dalla coppia composta proprio da Monferrato e Piacenza (successo casalingo contro l’Amatori & Union Rugby Milano). Quest’ultimo sarò proprio il prossimo avversario del Lumezzane. Dopo una iniziale perlustrazione del Monferrato nella metà campo bresciana, sono gli ospiti ad affondare per primi. La prima meta del match è infatti rossoblu e giunge al termine di una cavalcata del giovanissimo centro Giori. L’innesco dell’azione, sui 22 metri dei “Leoni” monferrini, è di capitan Scanferla che, grazie ad un’apertura dell’ovale per le mani di Piovani prima e Aru dopo, raggiunge il giovanissimo centro che, indisturbato, varca la linea di meta avversaria. Aru è preciso dalla piazzola per il 7-0. Sul cambio di fronte, Monferrato di Mister Roberto Mandelli e di Capitan Jacopo Zucconi si insedia nella metà campo avversaria e si rende subito pericoloso con un calcio a seguire entro i 22 metri rossoblu che si rivela, però, fuori di misura. Sugli sviluppi della mischia che ne scaturisce poco dopo, il Monferrato guadagna un calcio di punizione che consegna ai “Leoni” una touche sui cinque metri. La rolling maul successiva diventa impossibile da arginare, anche a causa dell’inferiorità numerica a causa del cartellino giallo mostrato al tallonatore Corvino. Il flanker Ameglio e la apertura Zucconi perfezionano il pareggio per 7-7. Ma I Centurioni soffrono con orgoglio in 14 e riescono comunque a ferire. Il numero 10 Aru raccoglie una palla di recupero nella metà campo avversaria e con una velenosa serpentina si infila tra le linee piemontesi e schiaccia sotto i pali. L’allungo bresciano si attesta pertanto al 20’ sul 14-7. Ma i bresciani hanno ancora fame. Sette minuti dopo arriva la terza meta. Il centro Savardi guadagna metri preziosi con una percussione veemente nel campo della franchigia monferrina e lascia a Bandera l’onere di schiacciare oltre la linea per il 21-7. I Centurioni non mollano la presa, mantenendo sicuro l’ovale nelle mani. Il Monferrato è costretto a difendersi strenuamente. Il risultato è il raggiungimento del bonus al 35’, con Bandera che accende nuovamente il turbo e segna la doppietta del 28-7. Entro la fine della frazione c’è tempo per un ulteriore allungo. Grazie al piede di Aru, il vantaggio ospite sale sul 31-7. Gli ultimi secondi della frazione vedono gli animi infiammarsi. Il risultato è la doppia ammonizione temporanea per capitan Scanferla e l’ala Minoletti.
La ripresa vede ancora il possesso ospite, ancora più sicuro che nel primo tempo, combinato con la costante presenza nella metà campo del Monferrato. I Centurioni infatti continuano a tritare metri, si insediano con sicurezza nella metà campo avversaria e tolgono ossigeno a qualsiasi spunto dei ragazzi di Mandelli. I punti che vengono entro la prima mezz’ora sono tutti al piede e tutti degli ospiti: Aru centra i pali al 17’ e 25’, mentre Lupatini coglie un drop per il 40-7. Al 30’, c’è tempo per la quinta meta bresciana. L’apertura sarda rossoblu semina nuovamente il panico nella difesa piemontese, guadagna metri fondamentali e apre per la seconda linea Tebaldini che trova la meta del 47-7. Il Monferrato risponde al 38’ con la meta dell’orgoglio segnata dal centro sudafricano Heymans, ma un solo un giro di lancetta dopo Bandera cala il tris. Cavalca indisturbato e varca la linea del 52-12 finale. “Si tratta della più brutta e dolorosa sconfitta da quando sono qui, ovvero da due anni e mezzo – ha commentato coach Roberto Mandelli -. Ho detto brutta perché oggi ci è completamente mancato il carattere per reagire. Loro erano ben schierati in campo e hanno ottime individualità. Sei mete a due è pesante, peccato che a metà del primo tempo una botta alla testa ha poi costretto Zucconi ad abbandonare, proprio nel momento in cui ci si stava sfidando a viso aperto. Adesso dobbiamo serrare i ranghi e ripartire dalla prossima partita, sabato in Sardegna contro Capoterra. Ci attenderà un impegno doppiamente impegnativo, per il campo notoriamente ostico e poi perché dobbiamo dimostrare subito a noi stessi che una giornata no può capitare ma bisogna poi dimostrare di avere grande carattere per reagire”.