3 Novembre 2014
04:21
A New York Valeria Straneo è ottava, piegata dal vento
Anche una superwoman come Valeria Straneo ha la sua kriptonite: il freddo. E domenica a New York Valeria ne ha preso tanto, in occasione di una maratona sferzata come non mai da un vento gelido, arrivato fino a 70 chilometri all’ora. Prima della gara l’obiettivo di Valeria era migliorare il quinto posto del 2013, traguardo mancato visto l’ottavo posto finale, in 2 ore 29 minuti e 43 secondi, più di un minuto rispetto alla prestazione cronometrica dello scorso anno. La partenza aveva fatto ben sperare: Straneo aveva subito guadagnato il gruppetto di testa senza timore, come è nel suo stile. L’accelerazione di Keitany e Sumgong al 28esimo chilometro, però, è stata fatale.
“Mi si è spenta la luce intorno al 30° chilometro – ha dichiarato Valeria a fine gara – Gli ultimi 12 chilometri sono stati molto faticosi, come non mi capitava da diverse maratone. Sono calata di ritmo, i miei parziali parlano chiaro. Oggi un po’ per il vento che era davvero tremendo – in certi momenti sembrava che ci portasse via – un po’ per la stanchezza, nel finale non sono riuscita a restare davanti. Guardando le cose in prospettiva però sono contenta”. “Questa stagione è stata giustamente focalizzata sugli Europei, che sono stati solo tre mesi fa e nei quali ho dato veramente tutto. Probabilmente ero ancora un po’ scarica, ma sono felice di aver programmato il 2014 in questo modo…. Questa stagione è stata straordinaria! Vorrei ringraziare la mia allenatrice Beatrice Brossa, che ancora una volta mi ha preparata al meglio. Ora mi aspetta una lunga vacanza, me la merito! Devo davvero ricaricare le batterie…per prima cosa però torno a casa, ad Alessandria, dai miei bimbi”.