15 Giugno 2015
22:45
Tra nuoto, bici e corsa Ilaria e Ruggero sono due valenzani “d’acciaio”
PESCARA – Tra i circa 2000 partecipanti all’unica gara Ironman in Italia, questo fine settimana, c’erano anche una donna e un uomo “d’acciaio” della provincia di Alessandria. Sono i valenzani Ilaria Zavanone e Ruggero Cresta, protagonisti a Pescara della competizione che ha visto alla partenza atleti da circa 50 nazioni del mondo, per una “tabella di marcia” che non perdona chi arriva impreparato: 1 chilometro e 900 metri di nuoto, 90 chilometri in bicicletta e, infine, una mezza maratona (21 chilometri di corsa, ndr).
Nonostante la concorrenza e le difficoltà, però, i due valenzani hanno tenuto alta la bandiera dello sport provinciale: Ilaria (nella foto in alto insieme al suo allenatore Andrea Re, ndr) ha tagliato il traguardo in 5 ore e 17 minuti, 13’ tra le donne e prima nella sua categoria 30-34 anni, un risultato che le ha permesso di staccare il pass per i campionati del mondo Ironman in programma in Austria a fine agosto; notevole anche la prestazione di Ruggero, intorno alle 6 ore e 17 minuti, considerando che è da appena due anni che ha cominciato ad appassionarsi a questa disciplina e che la coltiva a livello amatoriale.
“E’ stata dura. Non la prima frazione a nuoto, perché il mare non era mosso ma durante la frazione in bici il vento era contrario, ci ha molto rallentato” ha detto Ilaria “E poi faceva molto caldo. L’umidità è aumentata ancora durante la frazione di corsa, la più dura in assoluto. Io stessa ho avuto problemi di stomaco, tanti sono svenuti. Ho tenuto un passo regolare. Prima del triathlon facevo ciclismo su strada e mountain bike. Dopo un infortunio ho cominciato a nuotare. Con la mia prima società, SAI Frecce Bianche di Alessandria, ho provato il duathlon. Mi è piaciuto subito. Nel 2008 ho fatto il mio primo triathlon ad Andora e me ne sono innamorata. La qualificazione ai mondiale è stata inaspettata. Ora cercherò di prepararmi al meglio.”
Ascolta l’intervista a Ilaria Zavanone [mp3 src=”ilaria_zavanone”]
“L’allenamento fisico è fondamentale ma per fare attività di questo tipo conta tanto la preparazione mentale” ha aggiunto Ruggero “Senza non si arriverebbe alla fine, quando le gomme della bici si rompono e le scarpe fanno male. Prossimi obiettivi? Penso di correre un altro ironman a Pula, in Croazia. Dal punto di vista cronometrico non mi pongo obiettivi. Già finire la gara è un’emozione unica. A Pescara è andata molto bene, avrei voluto chiudere entro le sette ore e ce l’ho fatta.”
Ascolta l’intervista a Ruggero Cresta [mp3 src=”ruggero_cresta”]