Autore Redazione
giovedì
3 Dicembre 2015
23:46
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Altri Sport - Alessandria

Valeria Straneo sui deferimenti ai 26 colleghi: “Assurdo parlare di doping. E’ mancato l’avviso dagli uffici federali”

Valeria Straneo sui deferimenti ai 26 colleghi: “Assurdo parlare di doping. E’ mancato l’avviso dagli uffici federali”

ALESSANDRIA – Schietta e sincera da sempre, la maratoneta alessandrina Valeria Straneo è intervenuta a proposito della bufera che sta investendo l’atletica leggera italiana da qualche giorno, con i deferimenti chiesti dalla procura antidoping nei confronti di 26 campioni del movimento azzurro per eluso controllo. Nell’elenco non compare il nome della campionessa alessandrina, la sua posizione è stata archiviata, ma Valeria ha voluto esprimere solidarietà ai suoi colleghi, precisando alcuni particolari.

“Alcune testate giornalistiche hanno subito parlato di doping” ha raccontato Valeria Straneo a Radio Gold “Ma non è così. C’è stato un problema di comunicazione sulle reperibilità. Molti di questi 26 ragazzi avevano aggiornato i loro whereabout, dicendo dove si trovavano in quel momento, solo che questa comunicazione si era persa nei meandri degli uffici del Coni e della Fidal. E quando è arrivato l’avvertimento di questa mancanza, gli atleti non sono stati avvisati. E’ successo anche a me. A fine 2011 ho inoltrato tutte le pratiche online con un giorno di ritardo ma senza sapere di questa scadenza. Solo l’anno scorso, tre anni dopo, ho scoperto che mi era stato notificato un avvertimento (dopo tre avvertimenti si è deferiti, ndr). Ma nessuno mi aveva detto nulla per tre anni. Non nego che alcuni degli atleti coinvolti siano stati negligenti ma di sicuro c’è stata negligenza negli uffici del Coni e della Fidal.

Fino al 18 dicembre Valeria sarà in ritiro a Tirrenia. Insieme a lei si allenano anche alcuni campioni attenzionati dalla Procura. “Ho parlato con Ruggero Pertile e Daniele Meucci. Sono delusi da questo sistema che non li protegge, loro che hanno onorato l’atletica ora si trovano sbattuti in prima pagina, associati al doping. E’ assurdo.”

Infine la campionessa di maratona ha fatto anche il punto sulla sua condizione: “Il piede che ha tenuto lontana dalle corse per un po’ ora sta migliorando. Corro solo una volta al giorno, alternando la corsa alla bicicletta o al nuoto. Andiamo avanti per gradi. Tra marzo e aprile faro una maratona tra marzo e aprile, probabilmente in Giappone. In vista delle olimpiadi di Rio, infatti, la federazione internazionale richiede un tempo minimo di 2 ore e 42 minuti, un tempo abbordabile.”

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