11 Giugno 2025
17:37
Scherma: il giovane casalese Ettore Leporati campione italiano di Spada. Battuto il favorito Di Veroli
PIACENZA – Non era certo favorito ma è stato capace di sovvertire il pronostico e laurearsi campione italiano agli Assoluti di Spada a Piacenza. Una giornata da incorniciare per Ettore Leporati, 17enne casalese portacolori dell’Associazione Scherma Pro Vercelli, capace di battere in finale per 15-10 l’olimpionico Davide Di Veroli, numero 1 del ranking italiano e quarto tra i più forti del mondo. “Non mi sarei mai aspettato questa vittoria, in una gara con così tanti campioni. Sono contento e anche molto emozionato” ha detto Leporati subito dopo l’assalto decisivo.
Il talento casalese entra così di diritto tra i nomi da seguire nel futuro prossimo della spada italiana, conquistando un titolo che, prima di lui, nessuno aveva ancora conquistato a 17 anni. Solo Sandro Resegotti, nel lontano 1983, vinse più giovane di lui. “La giornata era partita malissimo” ha aggiunto Ettore Leporati ai microfoni della Rai “nel girone ho perso tre assalti su cinque. Alla prima diretta ho avuto i crampi, ho dovuto cambiare spada, ho vinto solo grazie alla priorità. E quei crampi me li sono portati dietro per tutta la gara. Poi è successo quello che è successo. Sinceramente non mi rendevo conto nemmeno durante l’assalto finale. Non ci pensavo. Solo verso il 14-10 ho iniziato a realizzare… e poi è finita. In finale ho solo cercato di fare le cose che so fare, in modo istintivo. E mi è andata bene, molto bene. Le ultime quattro stoccate le ho messe tutte al bersaglio avanzato: due alla mano e due al braccio, sempre con lo stesso giro. Ma giuro, non ci ho pensato, è stato tutto istintivo. Sono anche uscite delle belle botte”.
A settembre compirà 18 anni, ma il suo percorso nella scherma è cominciato molto prima. “Ho iniziato a 6 anni a Casale, poi sono stato tre anni a Milano, poi ad Asti, ora sono a Vercelli. Ho cambiato tante società, ma la passione non è mai cambiata. La scherma è uno sport che mi piace tantissimo e che spero di poter fare per tutta la vita. Ti insegna tanto anche fuori dalla pedana. Dedico questa vittoria alla mia famiglia ed in particolare a mio papà Alessandro, sempre presente alle mie gare, ai miei compagni e maestri della Pro Vercelli, e a Casa Monferrato che ormai da più di un anno cura la mia preparazione atletica”.