30 Maggio 2016
22:13
L’angelo della maglia rosa Massimo Rava: “Contento per Nibali ma anche Kruijswijk meritava di vincere”
ALESSANDRIA – Da dieci anni lavora dietro le quinte del Giro d’Italia e venerdì pomeriggio, tutto il mondo dello sport si è accorto di lui. Meccanico del servizio assistenza della corsa rosa per la società “Vittoria”, l’alessandrino Massimo Rava è stato il primo a soccorrere l’allora maglia rosa l’olandese Steven Kruijswijk, caduto nella discesa del Colle dell’Agnello.
“E’ un lavoro che faccio abitualmente. Ho fatto semplicemente il mio dovere” ha detto Rava a Radio Gold “certo, questa volta sono andato in diretta nazionale. E’ stato un giro molto combattuto, fino alla fine. Da italiano ho tifato Nibali, ma anche l’olandese Kruijswijk avrebbe meritato di arrivare. In un certo senso è lui il vincitore morale. Ha resistito fino alla fine nonostante le costole rotte, mi è dispiaciuto per lui. Il momento più stimolante per un meccanico? Quando si corre sullo sterrato, il nostro intervento è più richiesto. Ricordo poi quando Nibali forò la ruota posteriore due anni fa al giro del Dubai, siccome le nostre ruote sono di marca diversa rispetto a quelle che l’Astana usa abitualmente ho dovuto sistemargli anche il freno, lavorando dal finestrino dell’auto mente Vincenzo era già ripartito. E’ una azione un po’ pericolosa ma alla fine è diventata di routine.”
Grazie al suo lavoro, poi, Massimo Rava ha avuto la possibilità di vivere anche il dietro le quinte del Giro: “Il momento più bello è stato quando, sabato pomeriggio, nella zona delle ammiraglie tutti si sono complimentati con i dirigenti dell’Astana per la vittoria di Nibali, anche gli avversari: uno spirito sportivo che difficilmente si vede negli altri sport. E anche durante le salite: la maggioranza tifava Nibali ma venivano incitati anche tutti gli avversari.”
Massimo Rava è referente tecnico di Mania Bike e proprio al Giro ha ritrovato il 23enne Eduard Grosu, ottavo nell’ultima tappa di Torino e qualche anno fa protagonista in provincia col progetto Overall di Pasturana.
Photo Credit Roberto Bettini @sprintcyclingmagazine