Autore Redazione
lunedì
5 Settembre 2016
22:18
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Kendo: due argenti per Fabrizio Mandia, capitano dell’Europa alle “olimpiadi” delle arti marziali

Kendo: due argenti per Fabrizio Mandia, capitano dell’Europa alle “olimpiadi” delle arti marziali

CHEONGJU – Due medaglie d’argento che valgono quasi oro per Fabrizio Mandia. Il campione alessandrino di Kendo ha combattuto da protagonista ai campionati del Mondo delle Arti Marziali, organizzati nei giorni scorsi in Corea del Sud, a Cheongju, in una sorta di giochi a cinque cerchi delle discipline orientali. Il portacolori dell’Accademia Kodokan, capitano della squadra europea, ha infatti ottenuto il secondo posto nella gara individuale e ha guidato i suoi compagni alla piazza d’onore nella competizione a squadre.

“E pensare che nell’individuale ero anche riuscito a battere 2-0 il futuro campione, il coreano Jeog-Kyu Ryu” ha raccontato Mandia ai nostri microfoni “all’inizio mi ha sottovalutato, ma in finale non è successo. Il livello era molto alto, ma conquistare la medaglia d’oro sarebbe stato anche possibile. Sono comunque molto soddisfatto di aver rappresentato così bene l’Europa. Per noi kendoki è stata una sorta di prova generale in vista della rassegna iridata in programma tra due anni, a Seoul.” Nella gara a squadre le bandiere sul podio non sono cambiate: in mezzo alle due della Corea del Sud ha sventolato ancora una volta il vessillo blu con un cerchio di stelle. “Io e i miei compagni abbiamo perso l’oro per un solo punto” ha raccontato ancora Mandia “alla fine conta molto anche la fortuna, ma l’argento è comunque un grande risultato. All’inizio i nostri avversari pensavano che affrontarci sarebbe stata una passeggiata ma abbiamo lottato fino alla fine. E pensare che, in caso di vittoria, avevamo già deciso quale inno far risuonare: il Te Deum di Marc-Antoine Charpentier.”

Ma oltre i risultati sportivi Mandia non potrà mai dimenticare la splendida atmosfera che si respirava per tutta la città. “Era come un’olimpiade: interviste a bordo tatami, tante telecamere e giornalisti visto che l’evento aveva una portata nazionale. La cosa bella è che in tanti mi riconoscevano, sapevano chi ero e volevano farsi fotografare con me. Dedico queste due medaglie alla mia famiglia che mi supporta ogni giorno e all’Accademia Kodokan di Alessandria, in primis al mio maestro Magarotto, per la mia carriera una sorta di punto di partenza.” 

 Video e foto tratte dalla pagina Facebook di Fabrizio Mandia

 

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