14 Ottobre 2016
22:23
Diab Sport Day: alla Cittadella di Alessandria 80 ragazzi diabetici si mettono alla prova
ALESSANDRIA – Saranno circa 80 i giovani con diabete tipo 1 tra i 6 e i 18 anni, protagonisti questo sabato del Diab Sport Day alla Cittadella di Alessandria, un appuntamento organizzato dalla Associazione JADA Onlus, con il patrocinio di Comune di Alessandria, Azienda Ospedaliera Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigo, Azienda Sanitaria Locale di Alessandria e CONI – Comitato Regionale Piemonte. I ragazzi arrivano dai centri di Diabetologia Pediatrica del Piemonte e Valle d’Aosta. Il diabete di tipo 1 è una malattia autoimmune che necessita di terapia insulinica quotidiana, ad ogni pasto, per tutta la vita.
Il primo obiettivo della giornata sarà quello del rilascio del passaporto sportivo, documento che certificherà per ognuno dei partecipanti le rispettive capacità motorie e individuerà le loro predisposizioni, in base all’età, per avvicinarli in tutta sicurezza alla pratica dell’attività sportiva. Questo compito è stato affidato allo staff di Marathon Center di Brescia, Centro di Medicina Sportiva, creato nel 1981 dal dottor Gabriele Rosa, che si occupa della valutazione funzionale e della preparazione sportiva di atleti in numerose discipline sportive, sia individuali che di squadra. Il secondo obiettivo, poi, sarà stimolare i giovani con diabete tipo 1 a praticare lo sport.
Ad accompagnare i partecipanti durante il “Diab Sport Day” 2016 saranno anche presenti tre testimonial sportivi: la nuotatrice Monica Priore e l’alpinista Marco Peruffo, entrambi diabetici, oltre alla maratoneta Catherine Bertone, protagonista agli ultimi giochi olimpici di Rio.
Appuntamento quindi sabato mattina alle 9.30, alla Cittadella di Alessandria.
“L’Azienda Ospedaliera di Alessandria” rappresentata da Massimo Desperati, Direttore Medico dei Presidi e Responsabile del Dipartimento Pediatrico Ostetrico “riveste un ruolo di riferimento per le patologie pediatriche e, da sempre sensibile alle esigenze dei pazienti diabetici di qualsiasi età, da anni partecipa ad iniziative anche al di fuori di proprie strutture, come i campi-scuola per i ragazzi diabetici. Pertanto, oltre al mandato istituzionale che viene svolto presso il Presidio Civile, sosteniamo attivamente l’attività motoria, strumento fondamentale per la riuscita della terapia.”
“Per tutti i Diabetologi pediatri il cruccio sia sempre quello: mentre in Ospedale è possibile dare un buon supporto alle famiglie dei bambini/ragazzi affetti da diabete di tipo 1 per quanto riguarda la terapia insulinica e l’alimentazione, l’attività fisica — cioè la “terza gamba” necessaria a mantenere in equilibrio il compenso metabolico — rimane sempre un po’ in ombra, come in disparte, difficilmente “propagandabile” con efficacia. Eppure senza quella “gamba” la terapia non funziona. Senza attività motoria e/o lo sport, quello “sgabello metabolico” sul quale si siedono questi ragazzi rimane storto e sbilenco, col rischio di cadere a terra” ha detto Riccardo Lera, Responsabile dell’Ambulatorio di Diabetologia Pediatrica dell’ASO Alessandria.
“Sul versante che invece io rappresento, cioè quello delle famiglie dei bambini e dei ragazzi — sottolinea Debora Feroldi, Presidente dell’associazione JADA di Alessandria — desideriamo sottolineare i benefici del movimento per migliorare il livello di qualità della vita. Ma sopratutto, ci preme far conoscere il diabete e far sapere che avere il diabete non è un limite nella pratica di uno sport; per questo cerchiamo con l’evento del 15 ottobre in Cittaddella degli “alleati” nei diversi soggetti del mondo dello Sport, CONI in primis, affinché ci si adoperi sempre di più a rimuovere quelle barriere culturali che a volte scoraggiano o impediscono l’avvicinarsi di questi giovani alla pratica sportiva.”