Randazzo e un sogno americano sempre più reale: “Forse con Holyfield”

NEW YORK – Ora non si tratta più di stabilire “se” ma “quando”, e per quanti incontri. Tra qualche mese, infatti, Luciano Randazzo combatterà negli Stati Uniti. La trasferta USA del campione italiano dei superleggeri e del suo coach Adriano Gadoni alla mitica palestra Gleason’s Gym di New York ha infatti dato i suoi frutti.

La sua boxe fatta di tecnica, coraggio, tenacia e di sana sfrontatezza ha fatto strabuzzare gli occhi a chi, da anni, ha visto passare centinaia di aspiranti pugili. Tanti gli addetti ai lavori che hanno notato nel 25enne della Apv Pugilistica Valenzana le stimmate del super campione, anche oltreoceano, nella patria della “nobile arte”.

Dopo due giorni di colloqui, infatti, ora toccherà proprio a “Devil Inside” scegliere la proposta migliore: “Lunedì ho incontrato il famoso manager Joe Deguardia” ha raccontato entusiasta Lucio ai microfoni di Radio Gold “mi ha proposto di disputare un incontro qui negli Stati Uniti a gennaio. In caso di mia vittoria sarebbe pronto a sottoscrivere un contratto a lungo termine.” 

Come già anticipato qualche giorno fa, poi, quella di martedì è stata, per Randazzo, un’altra giornata da incorniciare. Alla Gleason’s Gym, infatti, è arrivato l’ex campione del mondo dei pesi massimi Evander Holyfield, interessato a visionare il pugile valenzano per conto della società The Real Deal Boxing, che lo stesso Holyfield rappresenta: “Con questa società c’è l’ipotesi di quattro o più incontri” ha sottolineato ancora Randazzo “e poi abbiamo scoperto che il mio manager italiano, Loreni, è in stretto contatto con i loro referenti europei. Ora si tratta solo di aspettare. Arrivare qui e essere apprezzato e rispettato da tutti è già una vittoria. Ho fatto tutto quello che potevo, trascorrendo qui i miei giorni di ferie, anziché andare in Sicilia al mare. Ho investito su me stesso e spero proprio che vada tutto bene.” 

Di sicuro, inoltre, quando Lucio salirà su un ring della Grande Mela al suo angolo ci sarà anche il mitico coach Hector Rocha, proprio colui che ha assegnato a Randazzo un secondo soprannome: “El Torito”. “Rocha ha detto a me e ad Adriano che vuole collaborare con noi, per me sarebbe un grande onore poter avere il suo supporto durante il match.”