1 Ottobre 2015
22:44
Quando il maestro Cornara disse a Barazzutti: “Sei fatto per il tennis”
ALESSANDRIA – «Che maestro straordinario è stato Giuseppe Cornara. Mi ha fatto diventare un tennista e credo che anche il mio carattere e il mio modo di stare in campo e, ora, di vivere il tennis da capitano della nazionale l’ho ereditato da lui». Anche Corrado Barazzutti scende in campo con Il Piccolo e Radio Gold per lanciare ‘Piccolo sportivo da Oscar’, il concorso che debutterà fra pochi giorni. «La mia storia sportiva è iniziata al Tennis Club Alessandria, i campi dietro il Moccagatta. Insieme ad un amico speciale come Roberto Lombardi, che ci ha lasciati troppo presto, ma sarebbe stato un altro bellissimo esempio del risultati che si ottengono quando il talento individuale si sposa con l’organizzazione, con dirigenti lungimiranti, con le strutture giuste per lavorare e l’attenzione per crescere. Esattamente quello che ho avuto la fortuna di vivere in Alessandria». Un bel gruppo di ragazzi e ragazze che hanno fatto strada, Corrado più di tutti. «Non mi stancherò mai di ripeterlo: Cornara mi ha trasmesso moltissimo, era un uomo che metteva la disciplina al primo posto, era burbero, però aveva un fiuto unico per i talenti, soprattutto ogni giorno aggiungeva qualcosa nel lavoro, per continuare a migliorare. Non era facile, certo: una volta che l’ho fatto arrabbiare mi ha anche tirato gli zoccoli. Perché sapeva che potevo dare di più». A volte Corrado seguiva il maestro anche sul campo da calcio. «Fino a quando mi sono fatto male in una partitella. Mi ha guardato fisso negli occhi: ‘Corrado, tu a calcio non giochi più. Perché tu sei fatto per il tennis’. Aveva visto giusto». Quanto contano le strutture? «Moltissimo, certo. Ma più di tutto conta la sensibilità delle persone: noi giocavamo in un circolo di adulti, che però ci lasciavano i nostri spazi. Spazi importanti. Oggi accade raramente: nei circoli i piccoli, spesso, sono tollerati. Noi ci siamo sempre sentiti al primo posto, nelle condizioni migliori per crescere». Da un circolo alessandrino alla nazionale: adesso c’è Matteo Donati che prova a ripercorrere la strada di Corrado Barazzutti, che lo ha convocato in Coppa Davis. «Matteo è l’esempio che lavorando bene con un giovane di qualità i risultati arrivano. Non faccio pronostici perché non leggo nella sfera di cristallo, però Matteo ha tutte le qualità per fare strada: gioca molto bene a tennis, ha la volontà, non si accontenta mai. Proprio come mi ha insegnato Cornara».
Mimma Caligaris