Autore Redazione
mercoledì
20 Settembre 2023
12:02
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Cronaca - Vivere il Pavese - Pavia

Peste Suina: irrompono le Forze dell’Ordine nel Rifugio Cuori Liberi a Zinasco, attivisti fatti sgomberare

Peste Suina: irrompono le Forze dell’Ordine nel Rifugio Cuori Liberi a Zinasco, attivisti fatti sgomberare

ZINASCO (PV) – Nelle prime ore dell’alba, in un’operazione congiunta, la Polizia e l’Azienda Sanitaria hanno fatto irruzione nel Rifugio Cuori Liberi di Zinasco, in provincia di Pavia. Secondo una nota diffusa dagli attivisti l’obiettivo dell’operazione era di abbattere tutti i maiali presenti nel rifugio, sia quelli già contagiati dalla peste suina che quelli ancora in buona salute”. Gli attivisti, che erano barricati nel rifugio da venerdì scorso, si sono opposti con determinazione al tentativo di sgombero, cercando di impedire l’uccisione dei suini ospiti del santuario.

La situazione si è sviluppata dopo 14 giorni di presidio permanente, coordinato dalla Rete dei Santuari di Animali Liberi, che aveva visto la partecipazione di centinaia di attivisti provenienti da tutta Italia. Nonostante gli sforzi degli attivisti, dieci maiali sono stati soppressi dai veterinari dell’Ats secondo quanto riportato in una nota confermata dall’Oipa.

L’Ordine Italiano Protezione Animali si era espresso già nella giornata di ieri in merito alla situazione di Zinasco. “Nonostante alcuni di loro presentassero sintomi lievi” sostiene l’Oipa in una nota, “erano generalmente in buone condizioni di salute. L’esecuzione dell’ordinanza di abbattimento era stata impedita venerdì scorso grazie all’intervento degli attivisti, che avevano “occupato” il santuario per proteggere gli animali”.

Dodici associazioni di protezione degli animali, tra le più rappresentative a livello nazionale, hanno inviato un’appello urgente alle autorità competenti, compreso il Commissario Straordinario per la Peste Suina Africana Vincenzo Caputo, chiedendo un incontro finalizzato a trovare soluzioni concordate che potessero salvare la vita dei maiali ancora sani all’interno del rifugio. Le associazioni hanno anche sollecitato una nuova valutazione del reale pericolo rappresentato dagli animali che avevano contratto il virus ma non mostravano sintomi evidenti, considerando il fatto che il rifugio ospita animali non destinati alla produzione alimentare.

Intanto, Il Tar della Lombardia ha fissato un’udienza per il 5 ottobre per esaminare il ricorso presentato da “Progetto Cuori Liberi” con il supporto di altre associazioni, come Lav, Vitadacani e Lndc Animal Protection. Le associazioni invitano le autorità a non procedere con l’abbattimento degli animali prima dell’esito di questa udienza. Le associazioni di protezione degli animali sottolineano che la presenza di suini positivi al virus, ma asintomatici, potrebbe essere un’opportunità per avanzare nella ricerca scientifica e nello sviluppo di protocolli di trattamento. Mantenere in vita questi animali, secondo le associazioni, potrebbe essere più utile dal punto di vista analitico rispetto all’abbattimento immediato, a condizione che siano adottate rigorose misure di biosicurezza per prevenire la diffusione del virus.

Foto in copertina diffusa da Oipa

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