Autore Redazione
giovedì
28 Settembre 2023
09:10
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Cronaca - Vivere il Pavese - Pavia

Università: anche a Pavia gli studenti tornano in tenda contro il caro-studi

Università: anche a Pavia gli studenti tornano in tenda contro il caro-studi

PAVIA – Riaprono le tende della protesta a Pavia, con gli studenti universitari che tornano a manifestare contro il crescente caro-vita che sta mettendo a dura prova il diritto allo studio. Il Coordinamento per il diritto allo studio – Udu Pavia ha lanciato lo slogan “Il governo dorme, gli studenti tornano in tenda” per richiamare l’attenzione del governo Meloni, del ministero e dell’Università degli studi di Pavia su una serie di questioni urgenti. Le preoccupazioni dei manifestanti includono l’investimento e l’implementazione delle residenze studentesche, la gestione del mercato privato degli affitti, l’erogazione delle borse di studio, la tutela della salute mentale degli studenti e il caro-libri.

L’incremento del costo della vita, causato dall’inflazione, sta colpendo l’intera Italia negli ultimi mesi e ciòinevitabilmente si riflette sull’aumento degli affitti, mettendo in difficoltà gli studenti universitari e le loro famiglie. Questa situazione rende sempre più complicato l’accesso al diritto allo studio, minando le opportunità di formazione terziaria. L’Italia dedica solo lo 0,7% del Pil all’istruzione universitaria, in netto ritardo rispetto alla media dell’1,1% dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse). Gli studenti gridano il loro desiderio di un futuro in Italia, sottolineando come il sottofinanziamento dell’istruzione e della ricerca sia uno dei principali fattori che contribuiscono alla cosiddetta “fuga di cervelli”.

Alessandro Miceli, segretario di Udu Pavia, dichiara: “In questa settimana protesteremo in quasi tutte le università italiane, Pavia inclusa. Il 28 settembre alle ore 11:30, in piazza Leonardo da Vinci, ci mobiliteremo contro il caro-affitti, il caro-libri e generalmente il caro-vita, a sostegno degli studenti e delle studentesse universitarie. Oggi per uno studente fuori sede le spese possono arrivare ad ammontare a 12mila euro l’anno, un costo che la maggior parte di noi non si può permettere. Insisteremo, allora, per portare avanti le nostre istanze: vogliamo costruirci un futuro e avere la possibilità di farlo in Italia. Riteniamo, poi, che l’Università debba costituire un’importante e valida esperienza di vita, non una corsa per la sopravvivenza”.

Giorgia Cervio, rappresentante degli studenti nell’Ente per il diritto allo studio universitario di Pavia, aggiunge: “Vogliamo ci siano interesse e risposte concrete dal Governo. Chiediamo, in particolare, un intervento urgente da parte della ministra Bernini e della Regione, affinché vengano erogati dei fondi idonei ad agire circa le problematiche che intaccano il diritto allo studio. Inoltre, ci teniamo a richiamare l’attenzione sull’investimento dei fondi del Pnrr: che non vengano utilizzati per le residenze private, le quali, nonostante l’impiego di finanziamenti pubblici, mantengono prezzi troppo elevati per gli studenti e le loro famiglie“. La voce degli studenti si alza più forte che mai in questa lotta per il diritto allo studio accessibile in Italia.

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