12 Novembre 2023
05:53
A 300 anni da immatricolazione al Ghislieri Pavia ricorda Goldoni, lo studente più indisciplinato
PAVIA – Il commediografo che cambiò per sempre il volto del teatro italiano nella seconda metà del Settecento, Carlo Goldoni, arrivò a Pavia nel 1723, per studiare Giurisprudenza presso il Collegio Ghislieri. Due anni dopo venne espulso. Aveva scritto e messo in scena un poemetto licenzioso e irridente che tirava in ballo le donne più in vista della città, dimostrando già più talento per la commedia e la satira. Mariti e padri non la presero bene, fu allontanato dal Ghislieri e dovette abbandonare Pavia.
Questa satira costituisce uno dei più grandi misteri della letteratura italiana (e, nel suo piccolo, del Collegio stesso): si tratta de Il Colosso, un poemetto “erotico” che raccoglie e racconta le grazie delle signore pavesi più in vista dell’epoca. Oltre a pentirsene amaramente, Goldoni stesso fece in modo che il testo sparisse, anche se nulla esclude che almeno una copia possa esserne stata fatta dai suoi compagni ghisleriani.
Il Collegio Ghislieri presenta questa iniziativa in occasione del tricentenario per inaugurare un “biennio goldoniano” di celebrazioni, studi, convegni, spettacoli e pubblicazioni che, partendo dalla figura del grande commediografo, proiettino verso l’esterno la filosofia e la realtà di ciò che è oggi il Ghislieri. Queste iniziative saranno illustrate domani, lunedì, alla stampa.