Unione universitari preoccupata per riduzione risorse borse di studio in Lombardia

LOMBARDIA – “Siamo estremamente preoccupati per la riduzione delle risorse regionali destinate alle borse di diritto allo studio universitario in Lombardia. Le risorse allocate dalla Regione hanno subito un taglio del 16% rispetto all’anno precedente, mettendo a rischio il futuro accademico di oltre 10.000 persone che studiano in Lombardia”. Lo afferma, in una nota, la coordinatrice metropolitana dell’Unione degli Universitari Milano Marta Andreoletti.

Le borse di studio rappresentano un sostegno economico insostituibile e indispensabile per gli studi, senza il quale moltissimi studenti non potrebbero permettersi di studiare. La mancata revisione delle soglie Isee e Ispe nei bandi regionali rappresenta un serio ostacolo per il pieno godimento del Diritto allo Studio in Lombardia: se adottassimo i criteri ministeriali, la platea di persone idonee sarebbe significativamente più ampia, sottolineando la necessità urgente di un adeguamento delle politiche regionali per garantire il diritto allo studio a un numero maggiore di studenti.

“Le Università lombarde prevedono dei criteri di merito molto più stringenti rispetto alle indicazioni nazionali, e hanno una valenza maggiore rispetto ai criteri di reddito: alla Regione chiediamo una revisione di essi, per rendere l’Università un luogo di formazione ed emancipazione sociale effettivo, e non un posto dove accumulare cfu più velocemente”, continua Andreolotti. Il diritto allo studio in Lombardia è disomogeneo e pieno di disparità tra territori e atenei, a causa di una configurazione di diritto allo studio che non consente un’adeguata gestione di risorse, servizi e responsabilità: è necessario un ente per il Dsu Regionale.