Autore Redazione
domenica
26 Novembre 2023
05:04
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Cronaca - Pavia

Tumori: adroterapia, Cnao Pavia scelto per primo studio Usa su ioni carbonio

Tumori: adroterapia, Cnao Pavia scelto per primo studio Usa su ioni carbonio

PAVIA – Il Centro nazionale di adroterapia oncologica (Cnao) di Pavia parteciperà al primo studio clinico prospettico condotto negli Stati Uniti per testare l’efficacia della radioterapia anticancro con ioni carbonio (Cirt). E’ il trialProsper‘ promosso da Mayo Clinic di Jacksonville, in Florida, ospedale top-ranked a livello internazionale, che punta a dotarsi entro il 2027 del primo centro Cirt negli Usa. I ricercatori americani metteranno a confronto la chirurgia con o senza radioterapia, la radioterapia con protoni e la radioterapia con ioni carbonio nel trattamento dei sarcomi pelvici ossei. E non disponendo ancora di un centro Cirt entro i confini nazionali, ne hanno coinvolti 4 dei 14 operativi fra Europa e Asia, tra cui appunto Cnao che inizierà l’arruolamento per lo studio Usa entro fine anno. Il centro lombardo, che impiega sia protoni sia ioni carbonio, dal 2011 ha trattato 4.700 pazienti di cui oltre la metà con Cirt.

Prosper – spiegano dal Cnao – è una sperimentazione clinica multicentrica osservazionale che coinvolgerà Nord America, Europa e Asia e si articolerà in 3 gruppi, ciascuno dei quali arruolerà circa 30 pazienti con sarcomi delle ossa pelviche. Il primo gruppo sarà trattato solo con ioni carbonio, il secondo chirurgicamente (con o senza radioterapia protonica o convenzionale con fotoni), il terzo solo con protoni. Per il secondo e il terzo gruppo la terapia sarà eseguita nelle sedi Mayo Clinic in Arizona, Florida e Minnesota; per il primo verranno coinvolte le 4 strutture extra-Usa: Cnao in Italia, il Qst Hospital di Chiba in Giappone, il MedAustron di Wiener Neustadt in Austria e l’Heidelberg Ion Beam Therapy Center di Heidelberg in Germania. Il centro pavese è il primo dei 4 ad avere ottenuto l’autorizzazione a partecipare al trial statunitense da parte del proprio comitato etico, il Comitato etico rerritoriale Lombardia 6.

L’endpoint primario dello studio sarà confrontare come varia, nell’arco di un anno, la qualità di vita dei pazienti trattati con Cirt rispetto a quelli che hanno subito interventi chirurgici. Per il sarcoma pelvico che coinvolge l’osso, la chirurgia è lo standard di cura – ricorda una nota – ma si associa a diverse sequele anche molto invalidanti e a una ridotta qualità di vita funzionale. L’obiettivo secondario sarà mettere a confronto l’efficacia dei soli ioni carbonio rispetto a quella dei soli protoni. Se il trattamento con radioterapia a fotoni e protoni è associato a ricadute, la radioterapia con ioni di carbonio può ridurre sia i tassi di recidiva sia le sequele del trattamento. Prosper intende verificare, anche sul piano clinico, le proprietà radiobiologiche degli ioni carbonio già dimostrate negli studi preclinici: queste particelle sono in grado di provocare un danno al Dna della cellula tumorale 3 volte maggiore rispetto a quello prodotto dai raggi X, e non riparabile. Da qui l’opportunità d’impiego della Cirt nei tumori radioresistenti, come i sarcomi della pelvi oggetto del trial.

La collaborazione con Mayo Clinic – dichiara presidente Cnao, Gianluca Vagorappresenta un successo che il nostro centro raggiunge in un’occasione particolare: in questi giorni di novembre, 22 anni fa, veniva ufficializzato l’atto costitutivo della Fondazione Cnao. Da allora abbiamo fatto molta strada e il risultato di oggi ci permette di contribuire al valore di tutta l’oncologia italiana nel panorama internazionale“.

L’adroterapia, forma di radioterapia che utilizza particelle subatomiche, protoni e ioni carbonio, per trattare tumori difficilmente operabili o radioresistenti – prosegue Vago – ha visto storicamente gli Usa molto attivi nell’impiego dei protoni, ma praticamente assenti sul fronte degli ioni carbonio. Negli ultimi anni, invece, è cresciuto molto il loro interesse verso la Cirt e alcuni colleghi della Mayo Clinic sono stati in visita al Cnao per osservare da vicino il nostro lavoro con queste particelle. Oggi, se il più importante ospedale americano decide di costruire un suo centro di adroterapia con ioni carbonio e di avviare uno studio prospettico comparativo su questa metodica, siamo di fronte a un segnale inequivocabile della validità e del contributo decisivo che può dare nella lotta ai tumori complessi“.

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