Autore Redazione
giovedì
7 Dicembre 2023
05:56
Condividi
Cronaca - Pavia

Torna la Christmas Lecture all’Università di Pavia con “Galileo e le false verità”

Torna la Christmas Lecture all’Università di Pavia con “Galileo e le false verità”

PAVIA – In programma lunedì 18 dicembre alle 18 nell’Aula Magna dell’Università  la seconda edizione della Christmas Lecture, organizzata dall’Associazione Science is Cool, l’Associazione Democrito ETS e l’Università di Pavia, avrà come relatore Vincenzo Palermo – direttore dell’istituto per la Sintesi Organica e la Fotoreattività (ISOF) di Bologna, e professore associato presso la Chalmers University of Technology in Svezia. Attraverso un viaggio tra passato e presente, incentrato intorno alla figura di Galileo Galilei, Palermo illustrerà come una teoria può resistere o crollare di fronte alle evidenze sperimentali. Un’occasione per riflettere sul valore del metodo scientifico e della scienza nel contesto attuale.

Galileo Galilei è forse lo scienziato italiano più noto al mondo, per i suoi studi meccanici e astronomici e per essere stato il primo uomo ad aver usato il cannocchiale nello studio dell’universo. I suoi straordinari successi, e quelli di tanti altri dopo di lui, erano legati al nuovo metodo scientifico da lui ideato. Andando contro la tradizione dei seguaci di Aristotele, Galileo dava rilevanza agli esperimenti in laboratorio e all’analisi matematica dei risultati, unico metodo valido per interrogare la Natura. Questo nuovo modo di fare ricerca sarà fondamentale per la rivoluzione scientifica, iniziata nel Cinquecento, e per la rivoluzione industriale del Settecento.
Oggi che una grande quantità d’informazioni è disponibile grazie a internet e alle dinamiche tipiche dei social media, il metodo scientifico e la fiducia nella scienza sono messe in discussione da sostenitori di teorie non scientifiche e da cospirazionisti di varia natura. È forse la fine del metodo galileiano? In questa lezione viaggeremo tra presente e passato, utilizzando le scoperte di Galileo e le sue (dis)avventure per capire come una teoria può essere smontata, o no, dai fatti.

La Christmas Lecture, istituita nel 1825 presso la Royal Institution di Londra da Michael Faraday, è ormai tradizione diffusa in molte città europee che, nel periodo natalizio, ospitano personalità scientifiche di fama per condurre seminari divulgativi rivolti al pubblico, con particolare attenzione agli studenti delle scuole superiori.
Se nel lontano ‘800 la narrazione attorno a una candela accesa consentì a Faraday di avvicinare i giovani alla Fisica e alla Chimica, oggi i temi affrontati dagli oratori che si alternano nelle diverse edizioni narrano di grandi esplorazioni scientifiche, d’esperimenti, di importanti scoperte, di tecnologie avanzate, di futuri scenari. E mentre la conoscenza scientifica progredisce costantemente, le Christmas Lecture rappresentano un necessario momento di riflessione, di apertura e dialogo con coloro che, di questi progressi, non sono i protagonisti diretti ma i destinatari finali.

Vincenzo Palermo è un dirigente di ricerca del CNR, direttore dell’istituto per la Sintesi Organica e la Fotoreattività (ISOF) di Bologna, e professore associato presso la Chalmers University of Technology in Svezia. Ha vinto vari premi scientifici, tra cui il FEMS LECTURER AWARD, il Premio della Società Italiana di Chimica Italiana, oltre al Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica.  Ha partecipato a varie edizioni del Festival della Scienza di Genova, della Notte del ricercatore e a trasmissioni televisive della RAI e di SKY, tra cui Superquark. Ha pubblicato con la HOEPLI una biografia di Einstein (La versione di Albert) nel 2015 ed una di Newton (Newton, la mela e Dio) nel 2016. Dal 2014 scrive per la rubrica “Storie di Scienza” di Sapere, la più longeva rivista italiana di divulgazione scientifica. È autore di più di 200 articoli su riviste internazionali ed ha coordinato numerosi progetti europei con grandi aziende come Airbus, FCA, BASF, Nokia, STMicroelectronics,…
È stato uno degli ideatori e vice-direttore della GRAPHENE FLAGSHIP, un progetto di ricerca da un miliardo di € tra i più grandi e ambiziosi mai lanciati dalla comunità europea, che ha coinvolto decine di aziende e favorito la creazione di varie start-up.

Condividi