Vivere nell’Eremo di Sant’Alberto di Butrio: il racconto di frate Ivan
SANT’ALBERTO DI BUTRIO (PV) – Il 2023 segna il 950º anniversario dalla nascita di Sant’Alberto Abate (1074), una figura venerata che ha dato vita a un eremo immerso nella quiete della provincia di Pavia. Nella video intervista Fra Ivan, un custode prezioso di segreti antichi, che ci svela la vita quotidiana all’Eremo. Attraverso le sue parole ci immergiamo nella serenità di questo luogo, dove il silenzio è rotto solo dal sussurro del vento tra gli alberi secolari.
Frate Mauro, con i suoi 44 anni di permanenza, ci porta indietro nel tempo, testimoniando la continuità di una tradizione millenaria. Fra Fausto, con i suoi 20 anni, e Fra Ivan, giunto nell’estate del 1995, completano il quadro di una comunità che vive immersa nella spiritualità e nella storia. Quest’anno, in particolare, ha segnato il centenario della presenza ininterrotta degli Eremiti della Divina Provvidenza, fondati da San Luigi Orione.
La storia orionina dell’Eremo inizia nel luglio del 1900, quando il vescovo di Tortona, mons. Igino Bandi, e Don Orione visitarono il luogo per la ricognizione delle ossa di Sant’Alberto. Da quel momento, l’Eremo è diventato un rifugio di devozione, con Eremiti che custodiscono la fiamma spirituale attraverso i secoli.
La figura più rappresentativa dell’Eremo è Frate Ave Maria (1900-1964), un eremita cieco che ha trascorso la vita in penitenza e preghiera. La sua storia, testimoniata dai cimeli conservati nella sua stanza ancora oggi aperta ai visitatori, racconta di un uomo che ha trovato la luce divina attraverso la paternità di Don Orione. La sua fama di santità è viva ancora oggi e la causa di beatificazione è in corso, un segno tangibile della spiritualità che permea l’Eremo di Sant’Alberto.
L’edificio dell’Eremo, ricostruito nel corso del Novecento dopo secoli di abbandono, oggi ospita storie antiche e segreti custoditi nei suoi archivi, che in origine contenevano un migliaio di volumi. L’Eremo di Sant’Alberto di Butrio si presenta come un luogo in cui il tempo si ferma, e la spiritualità si mescola con la storia millenaria. Grazie a Fra Ivan e alla comunità degli Eremiti i visitatori, ogni giorno, possono immergersi in un’esperienza emozionale, ricca di devozione e profondità spirituale, che continua a illuminare le anime di coloro che vi si avventurano.
Come raggiungere l’Eremo
L’eremo di Sant’Alberto di Butrio attende ogni giorno i visitatori dalle 7 alle 20. Se amate camminare, raggiungerlo percorrendo il sentiero da frazione Moglie è emozionante, percorrendo 8 km andata e ritorno. In auto, prendi l’A7 ed E70 con uscita a Voghera, poi SP 461 per Ponte Nizza.