Autore Redazione
venerdì
15 Dicembre 2023
05:02
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Politica - Lombardia

Bertolaso: “Dopo stop gettonisti non temo fughe”

Bertolaso: “Dopo stop gettonisti non temo fughe”

LOMBARDIA – “Non è nel Dna del medico andare a fare il ‘commerciante’ per servizi prestazionali occasionali. Siamo convinti che ci sarà la possibilità di recuperare molti di questi colleghi“. Il giro di vite sui gettonisti in sanità “è una legge nazionale e anche le altre Regioni dovranno adeguarsi. La Lombardia indica il percorso. C’è chi dice: adesso non verranno più a lavorare qui, ma andranno in Emilia Romagna o nelle regioni vicine. E per quanto tempo? E’ questione di mesi, perché ho già parlato con i colleghi assessori delle altre Regioni e si stanno tutti organizzando in questo senso. Quindi, o vanno in Arabia Saudita e in Norvegia o, se vogliono restare, devono cominciare a rivedere le loro priorità“. L’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Guido Bertolaso, non teme fughe di professionisti della sanità verso altre regioni o all’estero dopo lo stop ai gettonisti decretato con una giunta regionale approvata mercoledì.

Ad oggi sono 1.400 i posti fra dirigenza e comparto coperti con gettonisti in Lombardia, “per un costo di circa 100 milioni di euro l’anno per sostenere questa attività, di cui 20 milioni vanno come spese di servizi alle cooperative che recuperano questo personale che poi viene messo a disposizione degli ospedali. Non è una cifra di poco conto – osserva Bertolaso. Questa cifra vogliamo utilizzarla per favorire il rientro dei medici e per ampliare la platea dei medici che lavorano oggi negli ospedali, andando a provvedere anche a incentivi economici per chi lavora negli ospedali“. E, aggiunge, “siamo pronti a riassumere tutti, anche a collocarli laddove se n’erano andati via in precedenza. Anche il ministro Schillaci è d’accordo su questa iniziativa“.

Per il reclutamento dei liberi professionisti “ci saranno tutta una serie di criteri su tempi e attività – assicura. Ma saranno bandi circolari, nel senso che se vieni inserito nella struttura puoi andare a lavorare dove c’è bisogno, a Sondrio, Mantova o altrove. Finisce il tempo di una sanità parcellizzata e gestita dalla singola Asst a livello autonomo una rispetto all’altra, e inizia il tempo della sanità circolare che riguarda tutta la Regione Lombardia. Se oggi un medico oggi dice ‘io appartengo a questa o quella Asst’, domani dirà: ‘Appartengo al Servizio sanitario regionale. E’ un cambio di mentalità“.

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