30 Dicembre 2023
05:30
Medicina: addio a Elio Raviola, neuroscienziato degli studi sulla miopia
PAVIA – Elio Secondo Raviola, neuroscienziato di fama mondiale, professore dell’Università di Harvard, autore di fondamentali studi sulla retina, è morto all’età di 91 anni. L’annuncio della scomparsa, avvenuta il 23 dicembre negli Usa, è stato dato ieri dal Collegio Ghisleri dell’Università di Pavia, di cui era stato alunno.
Nato ad Asti il 15 giugno 1932, Raviola entrò al Collegio Ghislieri nel 1951 per studi in biologia. Dopo aver iniziato la sua carriera di studioso all’Università di Pavia aveva proseguito la sua carriera all’estero, negli Stati Uniti, fino a diventare professore di anatomia alla Harvard Medical School (dal 1974) e poi professore di neurobiologia (dal 1993).
Raviola ha lavorato assieme al Premio Nobel per la Medicina 1981 Torsten Wiesel ed è stato tra i principali studiosi della retina. Come spiega il webmagazine di Treccani con cui collaborava, le sue ricerche hanno portato fondamentali avanzamenti nella comprensione delle cause che portano milioni di persone nel mondo a soffrire di miopia e capire come i nostri occhi analizzino oggetti, collocandoli nello spazio, nel tempo e discernendo lo spazio cromatico, inviando messaggi codificabili dal cervello.
Lo scopo della ricerca del professor Raviola è stato quello di capire come la retina analizzi gli oggetti e il mondo visivo, decodificando il contrasto spaziale, temporale e cromatico, in messaggi da inviare al cervello. Il suo laboratorio ad Harvard ha indagato le connessioni sinaptiche che convergono su ogni tipo di neurone retinico, le loro cellule di origine e i loro effetti sulla cellula postsinaptica. Recentemente ha concentrato i suoi studi sull’analisi dei neuroni responsabili della liberazione della dopamina, una molecola che ha un’importante funzione nel meccanismo di adattamento alla luce. Inoltre, ha studiato come le alterazioni dell’esperienza visiva – che si verificano durante la crescita postnatale – conducano alla miopia.
L‘Università di Pavia gli conferì il Premio Ottorino Rossi una quindicina di anni fa.