Autore Redazione
lunedì
8 Aprile 2024
18:01
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Cronaca - Broni-Casteggio

Tensione alla Gottardo di Broni: futuro incerto per 200 lavoratori

Tensione alla Gottardo di Broni: futuro incerto per 200 lavoratori

BRONI (PV) – La tensione è palpabile a Broni, dove la vertenza Gottardo tiene in apprensione i 200 addetti del magazzino. L’azienda, che lavora per il gruppo Tigotà, ha annunciato l’intenzione di lasciare il sito, gettando un alone di incertezza sul futuro dei lavoratori.

I vertici aziendali hanno avanzato una proposta di buonuscita: 15.500 euro per i lavoratori assunti fino a dicembre 2021 e 7.500 euro per gli altri assunti dal 2022 in poi. Una proposta che non ha soddisfatto i sindacati, che chiedono garanzie concrete per il futuro dei lavoratori.

Difficoltà nel trovare un subentrante

Il vicario del prefetto di Pavia, Stefano Simeone, ha provato a mediare la situazione, proponendo all’azienda di sospendere la disdetta dell’affitto per una settimana, al fine di trovare un operatore che subentri e rilevi magazzino e addetti. Tuttavia, la ricerca di un subentrante si presenta ardua. La provincia di Pavia, pur ricca di logistiche, offre zone meno vantaggiose rispetto ad altre più vicine ai caselli autostradali. La zona tra Pavia e Broni, costellata di paesini e autovelox, non sembra attrarre l’interesse di potenziali acquirenti.

Le richieste dei Cobas

Maurizio Fratus della Cub Trasporti si sta battendo per trovare una soluzione che tuteli i lavoratori. I Cobas chiedono il ricollocamento dei lavoratori negli altri magazzini del gruppo Tigotà, situati a Belgioioso e Mantova. Una soluzione che garantirebbe la continuità lavorativa, seppur con il sacrificio di dover affrontare spostamenti quotidiani. I Cobas chiedono inoltre il rimborso spese per gli spostamenti, in modo da non gravare ulteriormente sui lavoratori.

Il clima tra le parti è rovente. I lavoratori, esasperati dall’incertezza del loro futuro, non hanno sospeso le proteste che hanno coinvolto i punti vendita Tigotà del territorio pavese e lodigiano. Venerdì si è svolto un corteo tra la prefettura e il Municipio di Broni, a dimostrazione della rabbia e della frustrazione che serpeggiano tra i lavoratori.

La vertenza Gottardo è emblematica di un problema più ampio che affligge il mondo del lavoro: la precarietà. I 200 lavoratori di Broni si trovano ad affrontare un futuro incerto, con il rischio di perdere il proprio posto di lavoro e di dover ricominciare da capo. Le proposte avanzate fino ad ora non appaiono soddisfacenti e la tensione è destinata a crescere se non si troverà una soluzione rapida e concreta.

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