11 Aprile 2024
10:01
Pavia, primario indagato per molestie su 11 specializzande: chiusa l’inchiesta
PAVIA – Un primario del Policlinico San Matteo di Pavia è al centro di un’inchiesta per violenza sessuale aggravata dall’abuso di autorità. Le accuse mosse contro di lui da undici specializzande del corso che ha tenuto durante l’anno accademico 2019-2020 hanno portato la Procura di Pavia alla chiusura delle indagini.
Le accuse
Le giovani donne, attraverso questionari anonimi compilati nel 2021, hanno denunciato “comportamenti sconvenienti” da parte del primario durante le lezioni. Si parla di molestie fisiche, atteggiamenti irriguardosi e persino di assunzioni di posizioni fisiche “innaturali”. Le loro testimonianze, raccolte dai carabinieri, hanno confermato quanto riportato nei questionari. Una di loro ha presentato una denuncia formale.
Le specializzande coinvolte hanno sollevato il caso di molestie sessuali e atteggiamenti sconvenienti presso gli organismi di controllo anti-discriminazione dell’Università di Pavia. Nonostante le segnalazioni anonime, l’Università ha aperto un procedimento disciplinare nei confronti del medico. Dopo l’avvio del procedimento disciplinare, il docente ha rassegnato le dimissioni dalla carica di direttore della scuola di specialità, ma rimane ancora un docente presso l’Università. La riapertura del procedimento disciplinare dipenderà dalla valutazione interna sulle denunce formali pervenute.
Le posizioni contrastanti
Il primario, che all’epoca dei fatti era anche direttore della scuola di specialità (ruolo da cui si è poi dimesso), nega con fermezza le accuse. Un primo procedimento disciplinare avviato dall’Università è stato archiviato per mancanza di prove sufficienti. L’Ateneo ha comunque trasmesso alla Procura la relazione completa sui fatti.
La difesa del primario sostiene l’infondatezza delle accuse e non esclude di chiedere l’interrogatorio del medico per permettergli di chiarire la sua posizione. La Procura, valutati tutti gli elementi acquisiti, dovrà decidere se chiedere l’archiviazione del caso o il rinvio a giudizio del primario.
La vicenda ha acceso un acceso dibattito all’interno dell’Università di Pavia e nel contesto cittadino. Il mondo accademico e sanitario pavese, da sempre considerato un’eccellenza, si trova ad affrontare un caso di presunte molestie che mina la sua reputazione e solleva interrogativi sulla sicurezza e il rispetto all’interno delle sue mura.
La decisione
Nel frattempo, l’inchiesta penale condotta dalla Procura ha chiuso le indagini con l’accusa di violenza sessuale aggravata dall’abuso di autorità. Il magistrato incaricato, Valentina De Stefano, si prepara a presentare un’istanza di rinvio a giudizio o di archiviazione. Le testimonianze delle specializzande e degli specializzandi sono state fondamentali per l’inchiesta, nonostante dispositivi di sorveglianza come cimici e telecamere non abbiano fornito prove utili. La Procura, nelle prossime settimane, dovrà prendere una decisione definitiva sul caso. La scelta di archiviare o rinviare a giudizio il primario avrà un impatto significativo non solo sulla sua carriera professionale, ma anche sull’immagine e la credibilità dell’Università di Pavia.
Foto di Oles kanebckuu by Pexels