16 Aprile 2024
12:51
Percorsi rieducativi mai avvenuti: in carcere componenti di una cooperativa
PAVIA – Nella mattinata di oggi, 16 aprile 2024, i Militari del Nucleo Mobile del Gruppo della Guardia di Finanza di Pavia hanno dato esecuzione ad una ordinanza applicativa della misura cautelare dell’interdizione dall’esercizio di ogni attività emessa dal Tribunale di Pavia in Composizione Collegiale.
Il provvedimento è scattato dopo la sentenza che ha accolto l’impianto accusatorio e che ha poi portato alla riconosciuta colpevolezza del Presidente pro tempore della Unicum Cooperativa sociale onlus, di altri membri del Consiglio di Amministrazione e persino alcuni soci dell’Ente. Tutti si sono associati illecitamente dando vita a un numero indeterminato di episodi di false dichiarazioni con attestazioni in atti destinati alla autorità giudiziaria ex art. 374-bis c.p., reati commessi ai danni di vari Tribunali ed Uffici di Sorveglianza e anche dell’Autorità Giudiziaria ordinaria.
La sentenza ha riconosciuto gli colpevoli e per questo condannati a pene comprese tra anni e 1 e mesi 10 di reclusione ed anni 3 e mesi 4 di reclusione. Attraverso l’attività illecita compiuta dall’Ente, favorita anche dall’intervento di vari collaboratori compiacenti, per quasi un biennio numerosi soggetti, in base alla sentenza, hanno indebitamente usufruito di sostituzioni delle misure cautelari carcerarie a loro applicate o di applicazione di misure alternative alla detenzione, trovando alloggio presso strutture che attestavano percorsi rieducativi e assistenziali mai concretamente avvenuti. L’indagine, che si era rivelata particolarmente impegnativa e che si era protratta per oltre un anno, è stata caratterizzata da numerose acquisizioni documentali, da esecuzione di perquisizioni locali e da varia impegnativi mesi di intercettazione telefonica ed ambientale, tutte attività investigative attentamente eseguite dal Nucleo Mobile del Gruppo della Guardia di Finanza di Pavia, così conducendo all’importante risultato attestato dal Tribunale locale. Gli esiti del processo sono stati comunicati a tutti i Tribunali ed Uffici di Sorveglianza della Lombardia al fine di consentire a tali Autorità di revocare ogni beneficio in precedenza concesso.