Autore Redazione
venerdì
10 Maggio 2024
08:23
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Cronaca - Pavia

Paura nel carcere di Pavia: agente morso a un polpaccio da detenuto

Paura nel carcere di Pavia: agente morso a un polpaccio da detenuto

PAVIA – Ancora attimi di tensione all’interno del carcere Torre del Gallo di PAVIA, dove un detenuto ha aggredito brutalmente un agente di polizia penitenziaria. L’episodio, l’ennesimo in pochi giorni, riapre la questione della sicurezza all’interno delle strutture detentive e solleva l’allarme da parte dei sindacati di categoria.

Secondo quanto ricostruito, il detenuto, già sottoposto a regime di isolamento da dieci giorni, sarebbe andato su tutte le furie dopo essersi visto negare il certificato medico necessario per interrompere la misura cautelare. Una volta fuori dall’infermeria, l’uomo avrebbe dato di matto, spingendo a terra gli agenti e azzannando al polpaccio uno di loro. La violenza dell’aggressione è stata tale da provocare il distacco di un pezzo di pelle alla malcapitata guardia.

L’agente ferito è stato immediatamente trasportato al pronto soccorso, dove ha ricevuto le prime cure mediche e la profilassi antitetanica. La prognosi è di cinque giorni. Sull’episodio è intervenuta la Cgil, denunciando l’insostenibile clima di tensione che regna all’interno del carcere di Pavia, teatro di frequenti aggressioni ai danni del personale. I sindacati ribadiscono l’urgenza di affrontare il problema del sovraffollamento carcerario, piaga che alimenta la frustrazione e l’aggressività dei detenuti.

“È inaccettabile che i nostri agenti siano costretti a lavorare in queste condizioni”, tuonano i rappresentanti sindacali. “Serve un intervento deciso da parte della politica, sia a livello nazionale che locale, per risolvere il problema del sovraffollamento e per garantire la sicurezza degli operatori penitenziari”.

Oltre all’edilizia carceraria, la Cgil sollecita un potenziamento dell’organico della polizia penitenziaria, unitamente a un aumento del numero di educatori e di personale sanitario.  L’ultima aggressione a Torre del Gallo è solo l’ultimo tassello di un mosaico allarmante che dipinge un quadro di tensione e carenze all’interno del sistema penitenziario italiano. Un problema complesso che richiede soluzioni urgenti e di ampio respiro, per tutelare la sicurezza di chi lavora e vive all’interno delle carceri e per garantire il diritto alla riabilitazione dei detenuti.

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