7 Giugno 2024
05:00
Sabato e domenica si vota per scegliere il nuovo sindaco di Pavia. Tre domande ai cinque candidati
PAVIA – Sabato 8 e domenica 9 giugno si voterà per le elezioni amministrative. Cinque i candidati alla carica di sindaco di Pavia: Alessandro Cantoni (sostenuto da Fratelli d’Italia, Lega, Pavia Ideale, Forza Italia e Prima Pavia), Paolo Walter Cattaneo di Rifondazione Comunista, Francesco Grisolia del Partito Comunista dei Lavoratori, Michele Lissia (sostenuto da Alleanza Verdi e Sinistra, Italia Viva, Cittadini per Pavia, Pavia a colori, Azione, Facciamo Centro, Movimento 5 Stelle e Partito Democratico) e Francesco Signorelli di Potere al Popolo.
1 – COME NASCE LA SUA CANDIDATURA ?
CANTONI – “Si è trattata quasi di una sorpresa, come consigliere regionale sono impegnato su molti fronti, son anche presidente della commissione ambiente. Poco più di un paio di mesi fa ho trovato i rappresentanti del centro-destra di Pavia dei principali partiti (tra cui Lega, Forza Italia e Fratelli D’Italia) seduti sul divano di casa mia – e non li avevo invitati – con questa proposta. Una proposta che denota una sorta di umiltà, una richiesta fatta a un civico, io sono da 30 anni all’interno di un movimento civico cittadino (ma anche regionale). Penso sia una opportunità per i cittadini e per tutti coloro che si sono disinnamorati della politica quella di non avere un riferimento legato esclusivamente a un partito nazionale. Io sono pavese, conosco la città e ho a cuore i bisogni che i cittadini esternano in questa fase di ascolto. Sto raccogliendo molte informazioni”.
CATTANEO – “Nasce da anni di impegno nella politica pavese, sia mia personale che di Rifondazione Comunista, la quale si è sempre presentata alle elezioni comunali a Pavia da quando esiste. Abbiamo sempre seguito l’attività politica comunale sia dentro che fuori dal consiglio, negli ultimi mesi e anni siamo stati impegnati per esempio nei comitati contro la variante del PCT, siamo intervenuti su tutte le questioni politiche principali tramite presidi, tramite lettere alla Provincia Pavese, con interventi in diretta nel consiglio comunale… Era naturale e quasi ovvio ci presentissimo alle elezioni. Io personalmente seguo i dettagli nella politica pavese da molti anni e di conseguenza i compagni del direttivo hanno indicato me come più rappresentativo”.
GRISOLIA – “La mia è una candidatura di servizio e supplenza. A Pavia abbiamo due quadri di partito forti da poter affrontare la candidatura a sindaco. La prima è Elena, dirigente della CGIL scuola, ma la CGIL ha una regola: chi si candida a delle elezioni viene sospeso dagli organismi dirigenti. Siccome lei è l’unica espressione della sinistra di minoranza in CGIL scuola, e anche la più importante nella minoranza di sinistra a Pavia in generale, abbiam ritenuto non valesse la pena stesse fuori dal dibattito dirigente. Il secondo è un giovane studente di 23 anni sardo, arrivato qui per l’Università, abbiamo però pensato che fosse meglio aspettare, essendo lui arrivato da meno di un anno nella città. Abbiamo così preferito andassi io, che sono da 48 anni in Lombardia e vivo a Milano, sono stato 30 anni negli organismi nazionali e prima 10 anni in quelli locali. Essendo pensionato da 4 anni non ho più nessun incarico salvo il sindacato pensionati”.
LISSIA – “La mia candidatura a sindaco per la città di Pavia è una candidatura individuata da tutte le forze di coalizione. La nostra coalizione è una coalizione di cui fanno parte otto liste che, riunitesi per decidere, individuare il profilo del candidato, hanno scelto me: è nata perché hanno individuato in me il candidato giusto, direi in modo naturale”.
SIGNORELLI – “Io sono un militante attivo di Potere al Popolo di Pavia, faccio parte dell’assemblea pavese, sono anche rappresentante legale della Unione Sindacale di Base Federazione Lodi-Pavia. Durante una assemblea a fine ottobre, inizio novembre 2023 mi è stato detto “la volta scorsa non eri presente e all’unanimità abbiamo deciso di chiederti se sei disponibile per una candidatura… ci aspettiamo che tu l’accetti!” Ho preso del tempo, ci ho pensato per quasi due mesi, ed infine ho accettato. Ho anche proposto di fare una campagna elettorale un po’ “easy” ma poi… quando si è in ballo non va mai così”.
2 – DALL’ASCOLTO DEI CITTADINI QUALI SONO LE PRIORITÀ EMERSE?
CANTONI – “I cittadini sono stati indirizzanti verso obiettivi chiari e precisi. Si è parlato tanto del concetto di sicureza, Pavia non è solo una città in cui son presenti tanti giovani, più di 27mila solo gli studenti che grazie all’Universita sono qui, ma anche tanti anziani. I dati ufficiali dimostrano che sopra i 55 anni aumenta il numero di presenza di cittadini sul nostro territorio. Un piano di sicurezza che possa partire da telecamere all’ingresso degli assi principali della nostra città e aiuare le forze dell’ordine a capire chi entra a Pavia. Tra le altre richieste quella di trovarsi in una città più pulita, si entra fortemente nel tema del decoro. E ancora chi arriva o vive a Pavia ha bisogno di un piano di parcheggi, non è possibile si abbiano marciapiedi e stalli pieni di auto e macchine posizionate un po’ ovunque…”.
CATTANEO – “Tante priorità spesso non emergono, le case popolari mancano. Alcune classi sociali, i ceti più poveri e meno organizzati, faticano a emergere, non hanno gli strumenti per far pressione, in qualche misura chi ha questi strumenti deve farsi datore di tali richieste, i diretti interessati non son in grado di farle in modo organico. I gruppi di pressione come i costruttori edili hanno la possibilità di dare l’impressione che la gente la pensa come loro e far emergere le loro esigenze, entro certi limiti legittimi. Ho avuto modo di ascoltare anche comunità straniere che hanno esigenze particolari come l’ insegnamento della lingua italiana, l’insegnamento dei ragazzi che hanno difficoltà a scuola….Anche loro fanno fatica a esternare i problemi, non conoscono i meccanismi, né la lingua italiana”.
GRISOLIA – “È un po’ difficile da dire. Io ho partecipato a molti dibattiti con gli altri candidati. Quello che è mancato (ed io come ed dirigente nazionale tutt’ora militante della CGIL l’ho constatato con amarezza) è il confronto del sindacato con gli altri candidati. Problemi a Pavia ce ne sono tanti, tra cui la mobilità dei disabili. Altro problema che è sentito sono le case popolari, quelle che abbiamo chiaramente non sono curate, molte sono sfitte, c’è invece grande necessità abitativa.
LISSIA – “I cittadini chiedono espressamente cura verso la città, il motto che si sente sempre più spesso su Pavia è che sia una città trasandata, trascurata, soprattutto nelle zone di periferia, senza nessun progetto per il futuro, senza iniziative culturali, senza iniziative di qualsiasi tipo che possano rendere Pavia più bella, accogliente e attrattiva. Le zone periferiche chiedono anche lavori per quanto riguarda la sicurezza in città, sono assolutamente necessari. Più o meno le priorità sono queste”.
SIGNORELLI – “Dall’ascolto dei cittadini Pavia risulta, e lo è davvero, una città ferma, immobile. Questo non solo negli ultimi 5 anni. Negli ultimi 20 anni si son succeduti centro-destra e centro-sinistra. É una città ferma, ha periferie devastate, a Pavia non c’è proprio niente… Noi abbiamo deciso di aprire simbolicamente la campagna elettorale al quartiere “Scala”, davanti al centro sportivo che un tempo era il fiore all’occhiello di uno dei tanti quartieri popolari. Era una realtà che funzionava, come paradigma della rinascita della città abbiamo scelto di ripartire da lí. Ricostruire il tessuto sociale nelle periferie significa anche occuparsi della viabilità, non solo pensare al centro ma anche all’edilizia popolare, dare spazio a giovani e anziani, attuare collegamenti comodi. A Pavia c’é un traffico spaventoso… le ultime amministrazioni una buona parte di demerito la hanno”.
3 – A QUALI PRIORITÀ DARÀ SEGUITO IN CASO FOSSE ELETTO?
CANTONI – “Esiste un tema importantissimo che magari dal punto di vista del cittadino non è cosi evidente, ma in realta lo è… L’attuale amministrazione – fra le moltissime cose fatte – ne ha mancate alcune, tra cui l’approvazione di un Piano di Governo del Territorio, ciò che dà atto a una serie di azioni concrete che riguardano anche il mondo del lavoro. La creazione di un PGT attivo sul nostro territorio porta anche dal punto di vista dell’economia e del sociale uno sviluppo che al momento è fermo. Nei primi 100 giorni questa è una azione che dovrà essser portata avanti dall’amministrazione, qualsiasi essa sarà, il nostro territorio ne ha bisogno”.
CATTANEO – “Priorità uno é la casa, ci sono molte persone in difficoltà abitative, non riescono a pagare affitti e non ci son case popolari a sufficienza. Riguardo la parte più povera e marginale della società emerge una forte richiesta da parte delle associazioni di volontariato di un dormitorio femminile che ad oggi manca a Pavia. Non è accettabile che la nostra città che si fregia di essere europea abbia donne che dormono per strada. Ancora, il rilancio dell’edilizia popolare, la questione mobilità ( su questo Pavia é un disastro, noi candidati siamo tutti d’accordo). Togliere i parcheggi dai marciapiedi, sono un ostacolo. Il rilancio economico di Pavia, che è una città che che vive di mattone e di pubblico impiego (non può esser espanso oltre certi limiti) e il rilancio dell’attività manifatturiera ad alto contenuto tecnologico, Pavia non produce imprese di questo tipo, seppure è una città universitaria e con istituti di ricerca”.
GRISOLIA – “Noi abbiamo una concezione di controllo dal basso, per prima cosa faremmo eleggere in tutti i quartieri, in tutti i luoghi di lavoro, nelle scuole e nell’Università dei delegati (e un loro gruppo ristretto) che insieme alla nuova giunta e alla nuova maggioranza comunale esporrebbero i problemi da affrontare. Un riferimento, una specie di “ potere alternativo“.
Altra priorità è il problema abitativo, proporremo di risolvere il problema con la requisizione di case sfitte, il miglioramento della situazione delle case pubbliche (alcune delle quali son lasciate in degrado), un nuovo studentato per gli universitari. Per quanto riguarda il comune porremmo come primo elemento l’aumento dei salari ad almeno 10 euro all’ora. Ancora un controllo più stretto, con una struttura comunale sull’applicazione delle regole contrattuali contro il lavoro nero anche in appalti e sub-appalti”.
LISSIA – “Innanzitutto una riorganizzazione della macchina amministrativa in modo tale che sia efficiente e possa procedere a darci una città più pulita e meglio mantenuta. Dopodiché ci son due priorità di opere pubbliche su cui intervenire: la prima è la piscina Folperti, la quale è stata chiusa in modo colpevole ed inspiegabile da questa amministrazione di centro-destra. La seconda è la scuola di Pavia-Ovest, una scuola media che consenta alle persone ed alle famiglie che vivono in quella parte di città di avere un servizio fondamentale come la scuola in prossimità”.
SIGNORELLI – “Riteniamo che il rapporto coi cittadini debba esser prioritario, a partire dal controllo popolare su alcuni processi. L’ultima giunta di centro-sinistra, quella uscente nel 2019, ci ha messo 5 anni per istituire qualcosa che potesse avvicinarsi ai comitati di quartiere. Il comitato di centro-destra uscente non l’ha invece mai attuato. Come prima cosa vorrei quindi applicarlo e compiere modifiche migliorative a questo sistema. Ancora, attenzione verso l’edilizia popolare, attuare uno studio di fattibilità per una modifica radicale della viabilità cittadina. Quando si parla di viabilità si parla anche di parcheggi, di ciclabili fatte in modo coerente. Serve un radicale cambiamento del trasporto pubblico locale fino ad arrivare a diminuire o eliminare i suoi costi per persone fragili, deboli, per anziani e giovani. Serve incentivare il trasporto pubblico, ad ora è oneroso e muoversi in macchina è più conveniente”.
Le foto dei cinque candidati