20 Giugno 2024
17:11
Sanità: in Lombardia “sistema informatico in crash, prescrizioni ferme”
LOMBARDIA – “In Lombardia il Siss è in crash totale da lunedì. Il Sistema informativo socio sanitario regionale, da cui dipendono tutte le prescrizioni smaterializzate di farmaci e accertamenti diagnostici, nonché la compilazione dei certificati di malattia e la consultazione del Fascicolo sanitario elettronico, da inizio settimana non funziona più. Soprattutto nelle ore mattutine, ma a volte anche nelle prime ore del pomeriggio, nessuna delle funzioni è disponibile, non si riesce a fare assolutamente nulla. La Lombardia è bloccata“. Lo denuncia Roberto Carlo Rossi, presidente regionale del sindacato dei medici di famiglia Snami.
“È una cosa indegna, una vergogna“, attacca. “Il Siss è il cuore del sistema sanitario lombardo – sottolinea – senza il quale non si riesce a lavorare correttamente. Siamo ormai abituati a questi crash che però normalmente sono parziali, cioè non va una cosa e un’altra sì, o magari il sistema” funziona ‘a singhiozzo’ e “salta per un po’, poi riprende, poi si stacca ancora. Purtroppo è una cosa continua. Ma un blocco così grosso, che riguarda tantissimi territori, praticamente tutta la regione, e che rende il Siss totalmente inutilizzabile – precisa Rossi – erano forse anni che non succedeva per così tanti giorni“.
Il sistema, puntualizza il leader sindacale, “non funziona negli studi dei medici di medicina generale, ma non funziona neppure in tutti i terminali delle strutture ospedaliere pubbliche e private accreditate“. In altre parole, “tutti i terminali del sistema sanitario regionale sono coinvolti e quindi di fatto la sanità della Lombardia subisce un blocco, un rallentamento assolutamente inconcepibile nel 2024“.
“Ancora una volta denunciamo che il sistema Siss è largamente inadeguato, totalmente obsoleto, inutilizzabile“, prosegue Rossi. “È un sistema che ha dei buchi grossissimi. Da decenni – ricorda il presidente dello Snami regionale – tutti gli operatori dicono che non va, che non funziona, eppure non si fa assolutamente nulla per migliorarlo. Lo abbiamo detto in Regione tantissime volte, lo abbiamo ribadito in tantissimi documenti, ma non c’è niente da fare”. Se “prima i funzionari regionali negavano pervicacemente” problemi al Siss, “adesso ovviamente sono costretti ad ammetterli”, però lo stesso “non cambia nulla”.
Questa situazione “è del tutto inconcepibile nel 2024 – insiste il camice bianco, che presiede anche l’Ordine dei medici di Milano – quando ci sono sistemi che lavorano con l’intelligenza artificiale, sistemi in grado di svolgere ben altre funzioni rispetto a quelle del Siss. E’ arrivata l’ora di finirla”, esorta Rossi. “Si prenda con coraggio chi gestisce questo sistema, lo si rimuova e si mettano in piedi un sistema e una rete efficienti con investimenti ben mirati. Si prendano delle persone capaci, per fare quello che ormai qualsiasi studente di informatica saprebbe fare in un mondo moderno e proiettato al futuro”.
“E’ veramente ora di dire basta – conclude il vertice di Snami Lombardia – Tutti i medici di assistenza primaria non ne possono più e si lamentano di continuo anche i medici delle strutture ospedaliere, perché anche loro ormai sono obbligati a lavorare con questo sistema e pure loro protestano e non ne possono più. E’ indegno che una Regione all’avanguardia proiettata al futuro, che si vanta di avere un sistema sanitario moderno e di primo livello, abbia un sistema informatico e una rete di questo genere. E’ veramente una vergogna”.