8 Luglio 2024
10:05
Pavia, stop alla sperimentazione dei taser: la decisione della giunta
PAVIA – Stop netto, da subito, alla sperimentazione dei taser. L’assessore alla polizia locale della nuova giunta del Comune di Pavia, Rodolfo Faldini, ha deciso di tirare il freno a mano, sospendendo l’utilizzo della pistola elettrica dopo appena tre mesi. Una mossa che ha lasciato molti a bocca aperta, soprattutto considerando che Pavia era stato il primo capoluogo lombardo a sperimentarne l’uso.
La pistola a impulsi elettrici era stata abbracciata con entusiasmo dall’amministrazione precedente, che l’aveva presentata come una sorta di variazione sul tema dell’ordine pubblico, un tocco di modernità per la polizia locale. A dodici agenti, dopo un ciclo di formazione su misura, avevano avuto il permesso di indossare la nuova attrezzatura, pronti a sparare dardi di elettricità a chiunque osasse turbare la quiete cittadina. Ma sembra che la giostra dell’elettricità sia stata bruscamente fermata prima ancora di aver preso velocità. Un periodo di sperimentazione breve ma intenso, che ora, però, sembra destinato a restare archiviato nelle pagine grigie delle esperienze fallite.
Il sindaco Michele Lissia, con il fiato corto ma la mente lucida, ha sostenuto la mossa dell’assessore, unendosi al coro della riconsiderazione. “Abbiamo deciso di concentrarci sui servizi sociali”, ha spiegato, “un’idea che avevamo già avanzato in campagna elettorale”.
E così, mentre altrove il dibattito sull’uso del taser continua a far discutere, a Pavia si è preferito chiudere definitivamente il sipario. Resta da vedere se i taser torneranno in scena in futuro o se rimarranno relegati nel magazzino delle scelte ritenute inutili ai cittadini, pronto a essere tirato fuori solo per lezioni di storia delle iniziative mancate.