11 Luglio 2024
17:50
San Matteo all’avanguardia: primo impianto di defibrillatore extravascolare per pazienti a rischio di arresto cardiaco
PAVIA- Un nuovo traguardo raggiunto al Policlinico San Matteo di Pavia: i cardiologi del Laboratorio di Elettrofisiologia ed Aritmologia hanno eseguito il primo impianto di defibrillatore extravascolare (EV-ICD), una tecnologia di ultima generazione che rappresenta una nuova speranza per i pazienti a rischio di arresto cardiaco.
L’intervento, eseguito con la collaborazione fondamentale dei cardiochirurghi della SC Cardiochirurgia 1 e dei cardioanestesisti della SC Terapia intensiva Cardiopolmonare, ha permesso di impiantare un defibrillatore a un paziente di 57 anni affetto da Sindrome di Brugada, una patologia che predispone ad aritmie cardiache gravi.
Il defibrillatore extravascolare si differenzia dai defibrillatori tradizionali per il suo posizionamento: anziché essere impiantato all’interno del cuore, viene posizionato sotto lo sterno, esternamente. Questo consente di ridurre il rischio di infezioni e complicanze vascolari, oltre a garantire una maggiore sensibilità all’attività elettrica cardiaca.
“L’innovazione di questa tecnologia sta nella capacità dell’elettrodo di captare direttamente l’attività cardiaca e di stimolare il cuore per interrompere le aritmie con impulsi a bassa energia, evitando lo shock al paziente”, spiega il dottor Roberto Rordorf, responsabile dell’Unità Semplice di Elettrofisiologia ed Aritmologia.
L’arresto cardiaco rappresenta una delle principali cause di mortalità nel mondo occidentale e può essere prevenuto in maniera efficace grazie a defibrillatori come l’EV-ICD. Il Policlinico San Matteo, con questo primo impianto, si conferma ancora una volta all’avanguardia nel trattamento delle malattie cardiache, offrendo ai propri pazienti le tecnologie più innovative e sicure.