16 Luglio 2024
13:01
La commedia delle case Aler: Pavia tra alloggi vuoti e progetti futuri
PROVINCIA DI PAVIA – In provincia di Pavia il panorama abitativo si tinge di sfumature grottesche e surreali. L’ultima saga immobiliare dell’Aler, l’agenzia regionale per le case popolari, sembra scritta da un maestro del teatro dell’assurdo: ben 1.362 alloggi non disponibili, una cifra che rappresenta oltre il 31% del totale. Nel capoluogo, Pavia, la situazione si fa ancora più paradossale con un record di 313 case vuote.
La carenza di manutenzione figura come il principale responsabile dell’abbandono di 971 di questi alloggi. Pare che i lavori di ristrutturazione si trascinino all’infinito, con 225 appartamenti attualmente in cantiere. Infine, ci sono 166 alloggi pronti per essere assegnati, ma che, chissà per quale alchimia burocratica, restano ancora vacanti.
In questa parata di cifre, Pavia città si distingue con i suoi 313 alloggi deserti su un totale di 2.870 abitazioni disponibili. Di queste, 217 soffrono di problemi di manutenzione, 35 sono impantanate nei lavori di ristrutturazione e 61 attendono con impazienza un nuovo inquilino. L’impressionante patrimonio immobiliare della città, però, si rivela un po’ vetusto: il 40% degli immobili risale al periodo tra il 1961 e il 1990, mentre solo un misero 3% è stato edificato dopo il 2006.
Nel resto della provincia, la situazione non è meno desolante. Vigevano piange con 247 alloggi non assegnati, seguita da Voghera con 148, Mortara con 52 e così via, in una mesta sfilata di numeri che si dipana attraverso i vari comuni, da Stradella a Gropello, tutti accomunati dalla stessa malinconia abitativa.
Il Partito Democratico alza la voce contro questa situazione, criticando la gestione regionale della politica abitativa. I numeri regionali mostrano un quadro preoccupante: dal 2023, in Lombardia, sono 22.496 gli alloggi Aler vuoti e un totale di 32.536 case disabitate includendo anche quelle di proprietà comunale. Secondo i consiglieri regionali del PD, Pierfrancesco Majorino e Carmela Rozza, la causa di questo problema è una politica abitativa inadeguata e una legge obsoleta.
Per cercare di risolvere questa situazione, il PD presenterà in autunno una nuova proposta di legge sui servizi abitativi pubblici e privati. La proposta si concentrerà sull’assegnazione delle case, la gestione degli alloggi, bandi specifici per le persone con disabilità e un’attenzione particolare alle case sul mercato libero. L’obiettivo è di trovare un equilibrio tra le legittime esigenze di guadagno dei privati e la necessità di affitti calmierati per le famiglie. Così, tra numeri e proposte, la provincia di Pavia continua la sua avventura nel mondo delle case popolari, in attesa di un lieto fine che possa trasformare questa commedia degli alloggi in una storia di successo.