Autore Redazione
martedì
16 Luglio 2024
13:01
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Cronaca - Voghera

Stazione di Voghera e il piano di FS per le aree dismesse. Legambiente non convinta: “Manca un Parco scientifico tecnologico”

Stazione di Voghera e il piano di FS per le aree dismesse. Legambiente non convinta: “Manca un Parco scientifico tecnologico”

VOGHERA (PV) – FS Sistemi Urbani ha svelato il suo grande piano di riqualificazione per le aree dismesse della stazione di Voghera. In un evento che ha riunito i principali stakeholder e investitori, il progetto promette di trasformare spazi inutilizzati in vivaci hub di attività urbane e produttive. Umberto Lebruto, amministratore delegato di FS Sistemi Urbani, ha parlato di un’opportunità senza precedenti per rigenerare il tessuto urbano e creare un nuovo punto di accesso alla mobilità collettiva. “Voghera si prepara a diventare un modello di sostenibilità e resilienza urbana”, ha dichiarato il sindaco di Voghera Paola Garlaschelli, presente all’evento insieme all’assessora regionale Elena Lucchini. 

Tuttavia, non tutti vedono rose e fiori nel futuro di Voghera. Legambiente Voghera Oltrepò ha sollevato preoccupazioni sulle reali intenzioni dietro il recupero delle aree dismesse.Pare che l’unica soluzione sia sempre la creazione di nuove logistiche“, ha commentato amaramente un portavoce dell’associazione. “Anche quando queste strutture vanno in crisi dopo pochi anni, sembra che gli amministratori non se ne accorgano”.

L’associazione ambientalista propone un’alternativa visionaria: la creazione di un Parco Scientifico Tecnologico, un incubatore per start-up e un centro di ricerca per biotecnologie e trasformazione agroalimentare. “Invece di cadere nella solita trappola della logistica, perché non puntare su innovazione e ricerca? È un modello già collaudato con successo in Piemonte”, hanno aggiunto. “Emerge una visione di città che, se da una parte mira a ridurre i consumi energetici e migliorare la sicurezza, dall’altra sembra incatenata a vecchie soluzioni.”

Quindi, il futuro di Voghera sarà un luminoso esempio di rigenerazione urbana o un ennesimo nodo logistico in un territorio che forse meriterebbe di più? La palla ora passa agli investitori e ai decisori politici, sperando che sappiano vedere oltre le convenienze immediate e abbracciare una visione più ampia e sostenibile per il territorio.

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