Autore Redazione
mercoledì
24 Luglio 2024
10:23
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Cronaca - Pavia

Taser sospeso: i vigili urbani di Pavia minacciano lo sciopero

Taser sospeso: i vigili urbani di Pavia minacciano lo sciopero

PAVIA – Il taser, una controversia che scuote Pavia. Una città che sembrava tranquilla, ma il ruggito dei vigili urbani ha scosso l’apparente serenità. Prima città lombarda a dotarsi di taser, ora prima a fare retromarcia. Una decisione, quella dell’assessore Rodolfo Faldini, che ha scatenato un vespaio di polemiche. La polizia locale si è vista privata di uno strumento considerato essenziale, secondo la Uil, e ora si prepara allo sciopero.

Il Prefetto De Carlini si trova oggi con il difficile compito di mediare tra il Comune e i rappresentanti del sindacato Uil Fpl. Gli animi sono tesi da quando, il 5 luglio, l’assessore Faldini ha sospeso la sperimentazione del taser, scatenando il malcontento tra gli agenti. Dodici vigili e vigilesse, armati di taser in dotazione, avevano seguito l’addestramento necessario. Ma l’arma non ha di fatto mai l’azione di sperimentazione vera e propria, bloccata dalla decisione dell’assessore. Il sindacato, guidato da Giovanni Latiano, non ci sta. Pronti a tutto, anche allo sciopero, i vigili chiedono il reintegro del taser. In assemblea, l’11 luglio, la determinazione a non mollare ha preso forma. La protesta si è trasformata in stato di agitazione, sfociando nell’incontro odierno in prefettura.

Dal canto suo, Faldini mantiene la linea dura. Decisione politica, condivisa dalla giunta, che non lascia spazio a ripensamenti. La prevenzione del disagio sociale è la priorità, più della repressione. Una scelta che trova eco nella Cgil, che appoggia la mossa dell’assessore. Il taser, strumento in uso a centinaia di polizie nel mondo, rimane controverso, con diversi report che ne mettono in dubbio la non letalità.

Latiano e la Uil Fpl, però, insistono. “Pavia, piccola o grande che sia, merita agenti equipaggiati per affrontare qualsiasi evenienza”, sottolinea Latiano. “I compiti di supporto alle altre forze dell’ordine sono aumentati e i criminali non fanno distinzione tra Milano, Pavia o Roma. La sperimentazione del taser, interrotta bruscamente, non ha precedenti. E questo è un boccone amaro da ingoiare per chi è in prima linea ogni giorno“, conclude.

La partita è aperta e l’esito dell’incontro in prefettura sarà determinante. Le parole dell’assessore lasciano poche speranze di un passo indietro. I cittadini pavesi osservano, in attesa di capire se il taser tornerà sui cinturoni degli agenti o se la decisione della giunta segnerà un punto di non ritorno nella sicurezza della città.

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