25 Luglio 2024
05:34
Bandiera verde dalla Soprintendenza: a settembre riapre il cantiere del Monastero di Via Calchi
PAVIA – A Pavia un vecchio monastero in via Calchi, ormai fatiscente da oltre vent’anni, si prepara finalmente a rinascere. Una riqualificazione tanto attesa quanto travagliata, che promette di trasformare l’antico edificio in una vibrante casa per la biblioteca civica Bonetta. Un sogno che risale al 1996, quando per la prima volta si è parlato di recupero, ma che ha visto il suo percorso irto di ostacoli, tra lungaggini burocratiche e scontri amministrativi.
Il destino del monastero di via Calchi non è stato certo lineare. Il progetto ha incontrato interruzioni e rallentamenti che sembravano interminabili. Il culmine si è raggiunto nel giugno 2020, quando i lavori di recupero sono stati sospesi. Un braccio di ferro tra l’amministrazione dell’ex sindaco Fabrizio Fracassi e la società incaricata dei lavori ha messo in pausa l’intervento, con il Comune che ha revocato l’incarico a causa di richieste economiche superiori al preventivato. Classici problemi burocratici, che spesso frenano i sogni di riqualificazione delle nostre città.
Superata questa fase di stallo, il cantiere è pronto a ripartire, con settembre all’orizzonte e il via libera della Soprintendenza che si attende come l’ultimo tassello per il semaforo verde definitivo. La prima fase dei lavori, con un valore stimato di 2,8 milioni di euro, prevede di rimettere a nuovo tutta l’ala sud e una parte di quella ovest della struttura. Un’impresa ambiziosa, che richiederà sforzi e coordinamento, ma che potrebbe finalmente dare a Pavia una nuova vita culturale.
Nella mente di chi ha preso in mano le redini della città, c’è una visione chiara e ambiziosa. Non solo la biblioteca Bonetta troverà una nuova casa tra le antiche mura del monastero, ma l’intero complesso diventerà un polo culturale. Spazi rinnovati saranno dedicati anche al commerciale e al terziario, in un’ottica di integrazione e sviluppo. La chiesa di Santa Maria delle Grazie, situata in via Langosco, sarà trasformata in un auditorium e in spazi espositivi, ampliando ulteriormente l’offerta culturale della città.
Guardando indietro, il costo complessivo del recupero dell’ex monastero di Santa Clara ammonta già a 10 milioni di euro. Una cifra considerevole, che riflette la complessità e la durata di un progetto che ha visto coinvolte diverse amministrazioni comunali. Dal lontano 1996, risorse economiche sono state investite con l’obiettivo di restituire alla città un pezzo di storia, pronto a diventare un centro di cultura e socialità a due passi dal cuore pulsante di Pavia.
La storia dell’ex monastero è una metafora della tenacia e della perseveranza. Ogni amministrazione che si è succeduta ha aggiunto un tassello, contribuendo, nel bene e nel male, a mantenere vivo il progetto. Il risultato finale è ancora da vedere, ma l’ottimismo non manca. Dopo anni di attesa, Pavia potrebbe finalmente vedere la rinascita di uno spazio che ha il potenziale per diventare un punto di riferimento culturale.
Ogni pietra dell’antico monastero racchiude in sé una storia, un pezzo di passato che ora si prepara a incontrare il futuro. Il rinnovamento non è solo strutturale, ma simbolico: rappresenta la volontà di una comunità di valorizzare il proprio patrimonio, di investire nella cultura e di guardare avanti con speranza. La biblioteca Bonetta, insieme agli spazi commerciali e culturali che nasceranno, promette di diventare un fulcro di attività, un luogo dove il passato e il presente si incontrano in un abbraccio di nuove opportunità.
Pavia si prepara a una nuova stagione, dove l’ex monastero di via Calchi non sarà più un luogo dimenticato, ma un vivace centro di cultura e socialità. Una promessa che, dopo oltre vent’anni, sembra finalmente pronta ad essere mantenuta. Le sfide non mancano, ma il percorso tracciato è chiaro: il futuro di Pavia passa anche attraverso la riqualificazione del suo passato.