26 Luglio 2024
09:01
Caos taser: venti Vigili di Pavia pronti a lasciare il Comune
PAVIA – L’assemblea sindacale di ieri mattina a Pavia ha scosso gli animi della Polizia Locale. La decisione del comune di sospendere l’uso del taser ha spinto venti vigili a chiedere di andarsene, una mossa che non ha mancato di sollevare un vespaio di discussioni. La precedente amministrazione di centrodestra aveva introdotto il taser come strumento di sicurezza, corredato da un corso di formazione per gli agenti. Tuttavia, la nuova amministrazione del sindaco Michele Lissia ha deciso di fare marcia indietro, causando una frattura evidente tra i vertici e gli agenti.
Durante l’incontro, Giovanni Latiano della Uil Fpl Pavia ha annunciato che i presenti hanno votato all’unanimità per richiedere il nulla osta per la mobilità dal Comune. Una richiesta che rappresenta una risposta forte alle recenti tensioni, amplificate dall’infruttuoso tentativo di conciliazione in Prefettura il giorno prima.
Gli agenti, nel chiedere il trasferimento, esprimono una chiara opposizione alla scelta dell’amministrazione Lissia. Latiano ha sottolineato che “l’uso del taser è considerato fondamentale per la sicurezza degli agenti, invitando il comune a riconsiderare la sua posizione”. Non solo i vigili hanno richiesto la mobilità, ma hanno anche deciso di bloccare il lavoro straordinario, lasciando intendere che nessun agente prolungherà il proprio turno per emergenze improvvise.
Una situazione che potrebbe portare a una revisione dei servizi al comando di viale Resistenza, con potenziali ripercussioni sull’efficacia operativa. Le polemiche sembrano destinate a continuare, mentre la città osserva attentamente l’evolversi di questa delicata questione.