9 Agosto 2024
10:28
Delibera ufficiale: niente taser per la polizia locale di Pavia
PAVIA – La recente delibera della Giunta comunale di Pavia, illustrata dall’assessore alla Polizia locale Rodolfo Faldini, ha sancito definitivamente la fine della sperimentazione del Taser per gli agenti. Questa decisione, fortemente voluta dalla nuova amministrazione, ha suscitato un dibattito acceso, polarizzando l’opinione pubblica e gli stessi operatori della sicurezza.
L’assessore Faldini ha motivato la sua scelta sottolineando la necessità di “rivalutare l’impiego di strumenti come il Taser alla luce di una concezione della sicurezza che privilegi la prevenzione e il dialogo“. Secondo l’amministrazione, l’uso di armi elettriche, anche non letali, potrebbe non essere sempre la soluzione più adeguata e potrebbe addirittura innescare dinamiche di conflitto. Inoltre, l’assessore ha evidenziato come la sperimentazione del Taser “non abbia portato a risultati particolarmente significativi” e come “l’esperienza di altre città italiane non sia stata del tutto positiva”.
Le critiche all’amministrazione
Non tutti, però, condividono questa visione. Molti operatori della sicurezza, in particolare gli agenti di polizia locale, hanno espresso forti perplessità sulla decisione dell’amministrazione. Secondo loro, il Taser rappresenta uno strumento prezioso per garantire la sicurezza degli agenti e dei cittadini in situazioni di pericolo. Le critiche si concentrano principalmente sulla mancanza di dati oggettivi a sostegno della decisione di interrompere la sperimentazione e sulla percezione di una scarsa considerazione per le esigenze degli operatori sul campo.
La questione del Taser a Pavia ha aperto un dibattito più ampio sulle modalità di gestione della sicurezza pubblica. Da un lato, c’è chi sostiene la necessità di una polizia sempre più vicina ai cittadini e orientata alla prevenzione. Dall’altro, c’è chi ritiene che gli agenti debbano essere dotati di tutti gli strumenti necessari per svolgere il loro lavoro in sicurezza.
La decisione dell’amministrazione comunale di Pavia rappresenta un caso emblematico, che pone interrogativi complessi e delicati. Solo il tempo potrà dire se questa scelta si rivelerà vincente o se, al contrario, porterà a conseguenze negative per la sicurezza della città.