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Palio di Asti: drappo, tradizione e innovazione attraverso l’arte di Stefano Bressani

ASTI – Il Palio di Asti, uno degli eventi più antichi e sentiti del Nord-Ovest italiano, è pronto a stupire ancora una volta con una celebrazione ricca di tradizione, competizione e, quest’anno, un tocco di arte contemporanea che lo rende ancor più speciale. Domani sera la città di Asti vedrà l’incoronazione del vincitore del Palio, che riceverà il drappo, simbolo di vittoria e onore, creato per questa edizione da un artista di fama internazionale: Stefano Bressani, conosciuto come lo “scultore di stoffe”.

Un drappo carico di significato e colore

Pioniere di una tecnica che unisce stoffa e scultura, l’artista pavese ha portato la sua visione unica e inconfondibile in un contesto tanto tradizionale quanto sacro come il Palio di Asti. L’opera da lui creata per il Palio di quest’anno è una celebrazione della città, dei suoi simboli e delle sue radici, ma con una freschezza e una modernità che la rendono unica nel suo genere.

“Ho voluto dare vita a un drappo che raccontasse non solo la storia di Asti, ma anche la sua energia contemporanea”, ha dichiarato Bressani nella nostra video intervista. “Il blu, il viola e il verde dominano la composizione, mentre San Secondo e i cavalli rappresentano il cuore pulsante della manifestazione. Ogni colore e dettaglio è stato scelto per evocare emozioni specifiche e per collegare il passato glorioso della città con il suo presente vibrante”.

Essere il primo artista fuori provincia a realizzare il drappo del Palio di Asti è per Bressani non solo un onore, ma anche un traguardo personale di grande rilevanza. La sua carriera, costellata da più di 800 opere realizzate, ha visto spesso il cavallo come soggetto ricorrente, una figura che nel Palio trova la sua massima espressione simbolica.

“Il cavallo è stato sempre presente nelle mie opere, ma poterlo rappresentare nel contesto del Palio di Asti, uno dei più antichi d’Italia, è qualcosa che desideravo da tempo. L’idea di poter declinare una delle mie sculture vestite, in un contesto tanto importante e ricco di significato, è stata una sfida creativa che ho accolto con grande entusiasmo”.

Bressani ha svelato che il drappo è stato concepito come un’opera suddivisa in tre sezioni principali, quasi a voler raccontare una storia visiva che si sviluppa in tre atti. Al centro, San Secondo, il santo patrono di Asti, vigila e protegge la città, una presenza spirituale che è allo stesso tempo serena e potente. La parte architettonica, con i luoghi iconici della città, rappresenta la continuità della tradizione, mentre i cavalli, raffigurati in uno stile pop che emerge da una nube di polvere gialla, portano movimento e vitalità, simbolo della competizione e del dinamismo del Palio.

Questo lavoro non è un caso isolato nel percorso artistico di Bressani, ma si inserisce in un progetto più ampio chiamato “Skultocity”. Dopo aver toccato località pavesi come Varzi e Codevilla, e persino Matera in Basilicata, questo progetto è destinato a lasciare il suo segno anche in Piemonte. Skultocity mira a trasformare le città in musei a cielo aperto, in cui le opere di Bressani interagiscono con l’ambiente urbano e con la comunità che lo vive, creando un dialogo continuo tra arte, storia e quotidianità.

“Il Piemonte, e in particolare Asti, rappresentano una tappa fondamentale per Skultocity. Portare la mia arte in questo contesto significa arricchire ulteriormente un territorio già intriso di cultura e bellezza”, spiega Bressani, anticipando che il Palio potrebbe essere solo l’inizio di una collaborazione più ampia con la città.

Il Palio di Asti 2023, con il suo drappo firmato da Stefano Bressani, non sarà solo una competizione tra contrade, ma anche un incontro tra tradizione e innovazione, dove l’arte contemporanea si fonde con la storia, creando un evento che parla al passato ma guarda con decisione al futuro. Il drappo, che rimarrà esposto al Museo del Palio, non è solo un simbolo di vittoria, ma un’opera d’arte destinata a raccontare la storia di Asti per le generazioni future.

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