9 Settembre 2024
08:49
Palio dei Barcé: ipotesi di recupero il 22 settembre, si valuta la nuova data
PAVIA – Il Palio dei Barcé, uno degli appuntamenti più attesi della Festa del Ticino, si è trovato di fronte a un nemico imprevisto: il maltempo. L’incessante pioggia ha impedito lo svolgimento della tradizionale regata sul fiume, un evento che celebra la competizione tra i rioni di Pavia, profondamente legati al Ticino per storia e tradizione. Ma mentre la pioggia ha oscurato la possibilità di vedere i barcé sfidarsi tra le arcate del Ponte Coperto, una nuova proposta potrebbe regalare a questa manifestazione una seconda possibilità.
Il Comune ha proposto di riprogrammare il Palio il 22 settembre, in concomitanza con la “Domenica bestiale” nell’area Vul, una festa dedicata agli amanti degli animali e alla loro tutela. Un’idea che apre a un’opportunità significativa: unire due eventi in un’unica giornata, valorizzando il fiume e rafforzando il legame con la comunità. Il presidente del club Vogatori Pavesi, Alessandro Bacciocchi, ha già confermato l’interesse della città per questa propost partita dall’assessora allo Sport e al Benessere animale Angela Gregorini. Un rinvio che potrebbe portare più persone nel cuore di Pavia, creando una sinergia tra sport, tradizione e amore per il territorio
Il Palio dei Barcé non è solo una gara; rappresenta un viaggio indietro nel tempo, un legame con le radici della città e una celebrazione del fiume che da sempre scorre nel cuore dei pavesi. Per chi vive questi momenti, il Palio non è solo una competizione tra i quartieri, ma una rivincita storica in cui ognuno si sente parte di qualcosa di più grande. Ovvero la sfida per aggiudicarsi il sasso dipinto con una veduta del Ponte Coperto, premio simbolo del Palio. L’idea di accorpare il Palio con la Domenica bestiale va oltre il semplice riposizionamento del calendario. Si tratta di una scelta strategica che consentirebbe di mantenere vivo uno degli eventi simbolo della città, senza attendere un altro anno per decretare il vincitore.
La Festa del Ticino, pur senza il Palio, ha saputo reinventarsi grazie alla Notte Bianca, che ha visto migliaia di persone riempire le vie del centro nonostante la pioggia. La risposta della comunità è stata forte e chiara: i pavesi hanno voglia di celebrare, di vivere la città e le sue tradizioni, anche quando le condizioni non sono ideali. Questo slancio potrebbe essere lo stesso che accompagna il Palio riprogrammato, un’occasione per dimostrare che, anche di fronte alle avversità, la città è pronta a rispondere con entusiasmo.
Per chi ha seguito il Palio nel corso degli anni, questa potrebbe essere l’edizione più significativa, una dimostrazione che le tradizioni resistono, si adattano e continuano a vivere grazie alla volontà di chi le sostiene. Il 22 settembre, il Ticino potrebbe tornare a essere teatro di quella sfida che da sempre accende i cuori dei pavesi, regalando un finale degno a una festa che, nonostante il maltempo, non si è mai davvero fermata.
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