Autore Redazione
giovedì
12 Settembre 2024
12:45
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Cronaca - Lombardia

Virus Lingua Blu. Cia Lombardia: “I prodotti agricoli sono sani, gli acquisti non si fermino”

Virus Lingua Blu. Cia Lombardia: “I prodotti agricoli sono sani, gli acquisti non si fermino”

MILANO – La Blue tongue, o Lingua Blu, il virus che si sta diffondendo negli allevamenti di ovini e bovini, sta creando diversi problemi all’agricoltura italiana nell’ultimo periodo. Nonostante il virus sia mortale solo per ovini e mufloni, nei bovini e nei caprini causa problemi alla lingua rendendo più difficile l’alimentazione, con un conseguente calo di produzione di latte e carne.

La dottoressa Lorena Miele, vicepresidente di Cia Lombardia e biologa, chiarisce alcuni punti fondamentali circa la caratteristica del virus e sottolinea la non pericolosità delle produzioni per l’uomo: “Partiamo da una cosa fondamentale: il virus si prende tramite la puntura di un moscerino, non passa da animale ad animale con la sola vicinanza, e l’uomo ne è totalmente immune, così come gli animali da compagnia.” La dottoressa Miele, quindi, esorta: “Non si deve smettere di acquistare prodotti alimentari e fare la spesa nelle aziende agricole perché non c’è nessun pericolo di infettarsi e i prodotti sono sani”.

La Blue tongue “non è un virus nuovo, è comparso sul nostro territorio nei primi anni duemila – spiega Cia Lombardia – Il vettore è un moscerino, simile ad una zanzara e con lo stesso ciclo vitale, che succhia il sangue e aspira il virus, passandolo poi ad un altro animale quando lo punge. Non c’è quindi contagio da prossimità come per la Peste suina, è necessario tuttavia evitare gli spostamenti di animali infetti in modo tale da ridurre il diffondersi del virus”.

Il virus è mortale per tutti gli animali ? “Assolutamente no, – chiarisce la vicepresidente di Cia Lombardia – solo ovini e mufloni muoiono per la Blue tongue. Per caprini e bovini, anche se infettati, non è mortale nonostante possa provocare problemi all’alimentazione degli animali”.

Come influisce il virus sulla produzione di latte e carne?: “Caprini e bovini, quando infettati, faticano a nutrirsi per via delle mucose della bocca ulcerate, perciò l’animale deperisce e produce meno latte, e si perde la carne”. 

È sicuro per l’uomo consumare i prodotti di animali infetti ?Non esiste pericolo per l’uomo di nessun tipo. Il virus, come detto, si prende tramite puntura del moscerino e l’uomo, anche se punto, è immune. Anche gli animali da compagnia non corrono pericoli. I prodotti sono sani, la carne e il latte non sono infetti, l’unico vero problema è per gli agricoltori, ovvero c’è una diminuzione di produzione”.

Cosa si può fare per contenere il virus ?Le nostre ATS stanno monitorando attentamente la situazione bloccando gli spostamenti di animali infetti. Serve avere pazienza e cercare di rispettare tutte le indicazioni fornite. Molto utile è anche l’utilizzo di farmaci repellenti per mosche e moscerini, ossia farmaci che allontanano gli insetti dagli animali in modo tale che non il mordano. Un’altra sfida che gli agricoltori stanno affrontando dopo la Peste suina e le continue predazioni dei grandi carnivori, il nostro lavoro diventa più difficile e confidiamo che le istituzioni ci diano un sostegno per mantenere vive le nostre attività e si continui a garantire alle persone prodotti di qualità”., conclude la dottoressa Lorena Miele.

 

 

 

 

 

 

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